Gazzetta di Modena

Modena

E San Possidonio rischia il commissario

di Serena Arbizzi
E San Possidonio rischia il commissario

C’è solo la lista-Accorsi: se non prende metà delle preferenze o i votanti saranno meno del 50% l’elezione verrà annullata

24 aprile 2014
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SAN POSSIDONIO. L’ombra del commissariamento incombe sul Comune. Nel caso in cui non si presenti nessuna lista alternativa a quella che vede candidato il sindaco uscente, Rudi Accorsi, c’è anche questo rischio. La legge parla chiaro: in caso di un solo concorrente l’elezione è invalidata se non si raggiunge il quorum del 50% dei votanti o se il candidato non prenda almeno il 50% delle preferenze.

E l’ipotesi di una votazione monopolistica è in queste ore molto probabile dal momento che la lista civica “Rifare insieme San Possidonio” conta solo 5 candidati quando ne sono richiesti minimo 9.

«Ci stiamo sforzando e ci auguriamo di mettere insieme una lista trasversale che esprima il malcontento della fase dopo terremoto - commenta Massimo Varini, produttore contoterzista tessile - Per ora saremmo in 5 e non riusciamo a trovarne altri».

La possibilità di commissariamento acquista ancor più peso se si considera che non ci sarà il centrodestra. «Apprezziamo il lavoro del sindaco, tuttavia la sudditanza psicologica delle piccole amministrazioni della Bassa, nei confronti del Comune principale, Mirandola, e nei confronti della nomenclatura della Regione, incrostata da oltre 70 anni di dominio territoriale da parte dei partiti di derivazione comunista, hanno di fatto vanificato ogni nostra battaglia civile a favore della gente comune - attacca Francesco Mantovani, consigliere uscente Pdl/Lega - Da anni denunciamo il dissesto idrogeologico del Secchia; l’aberrante idea di interrare il tracciato della Cispadana proprio a ridosso del fiume; le trivellazioni dei pozzi petroliferi nei giorni del terremoto; la discarica dei fanghi di trivellazione, dimenticata e coltivata; la beffa delle royalty per le concessioni di trivellazione; la discarica di rifiuti speciali di via Verzola, fuori da ogni controllo; l’acquisto di appartamenti non antisismici per un errore del bando. Tante battaglie combattute per il bene della nostra gente che, purtroppo, in nome di interessi superiori sono state purtroppo perse. La magistratura ha iniziato a darci ragione su molte battaglie. Non ci siamo arresi, ma in segno di protesta come gruppo Pdl-Ln abbiamo deciso non partecipare alle prossime elezioni amministrative. Che si facciano anche l’opposizione da soli».