Gazzetta di Modena

Modena

nell’aprile del 1945

Furono i liberatori di Montese

Domani mattina la cerimonia per ricordare i soldati brasiliani

24 aprile 2014
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Verso le 15 del 14 aprile 1945, dopo mesi di cannoneggiamenti e scontri a fuoco, i primi soldati delle forze alleate che entrarono come liberatori a Montese indossavano le divise dell’esercito brasiliano ed erano al comando del tenente Nunez De Oliveira. Agli uomini della Feb, la Forza di spedizione brasiliana che aveva come simbolo un cobra che fuma, è oggi dedicata anche una sezione del Museo storico. Ed è qui, a distanza di 69 anni, che domani verrà ricevuto l’ambasciatore brasiliano Ricardo Neiva Tavares per celebrare insieme a lui l’anniversario della Liberazione e rinnovare la gratitudine per il sacrificio dei militari carioca.

A partire dalle 10 è prevista la cerimonia in municipio a Montese e poi un corteo delle autorità per la deposizione di corone ai monumenti ai Partigiani, al 4 Novembre, ai Caduti di Cefalonia e agli Alpini caduti. I discorsi del sindaco Luciano Mazza e dell’ambasciatore, invece, sono in programma alle 10.30, in via Panoramica bassa, davanti al monumento dedicato, appunto, ai caduti brasiliani.

Nella Seconda Guerra mondiale, dopo molti tentennamenti politici, il Brasile entrò nel conflitto destinando una divisione di 25mila uomini, guidata dal generale Mascharenas de Moraes, che si aggregò alla Quinta armata statunitense impegnata sul fronte italiano. La battaglia sulla Linea Gotica fu cruenta e nell’aprile del 1945, dopo mesi di bombardamenti, i brasiliani conquistarono lo snodo cruciale del Monte della Croce, nella zona di Montese, mentre le truppe nazifasciste erano in ritirata. I brasiliani proseguirono poi insieme agli alleati entrando a Zocca, Iola, Maranello e Scandiano.