«Mala gestione? Falso Bilanci chiusi in attivo»
Montecreto. Dura replica del sindaco Cadegiani al suo predecessore Beccati «La sua giunta copriva le spese facendo ricorso a fidejussioni bancarie»
MONTECRETO. «Il dato di fatto, per ammissione dello stesso Beccati, è che sin dal 2008 si coprirono spese con fidejussioni bancarie che altro non erano che garanzie sulla buona gestione degli impianti di risalita e per la disponibilità dei terreni su cui realizzare l’ormai famoso impianto eolico. Allora delle due l’una: la copertura con tali garanzie non metteva già in evidenza sin dal 2008 difficoltà sia per la gestione degli impianti di risalita, che per il buon esito del progetto sul Parco Eolico? E non metteva già da allora in evidenza le difficoltà economiche da parte del Comune di Montecreto?». Con queste parole il sindaco Maurizio Cadegiani replica al suo predecessore Ivano Beccati, che nei giorni scorsi lo aveva attaccato smentendo il fatto, come più volte lo stesso Cadegiani aveva ricordato, di aver lasciato un buco di bilancio al termine del suo mandato. Beccati ha anche sottolineato - a suo dire - il fallimento di alcune politiche adottate dalla giunta Cadegiani. Tra queste la struttura per disabili “Il castagno di Pollicino” «che non è mai decollato- ha precisato Beccati - e la bocciatura del Parco eolico». «Sul Castagno di Pollicino il mio predecessore omette di dire che una volta arrivata la seconda tranches di finanziamento abbiamo subito messo a disposizione ben 210mila euro per la buona riuscita dell’operazione. Altro che disinteresse -precisa Cadegiani - Tanto che tali scelte portarono all’assegnazione del progetto ed alla sua redazione da parte di un tecnico scelto dall’Ausl di Bologna, titolare del finanziamento. La stessa Ausl il 19 marzo del 2013 mise a conoscenza il Comune di non realizzare l’opera per una variazione delle strategie di investimento della stessa azienda, ricollocando il finanziamento su opere di ristrutturazione di plessi ospedalieri bolognesi, nonostante il Comune di Montecreto avesse messo in atto tutte le strategie la realizzazione dell’opera. Sul parco Eolico invece - aggiunge il sindaco - si omette di dire che il progetto della precedente Amministrazione possedeva due vizi che misero sin da subito in evidenza le problematiche di approvazione: la prima era la quota del sito di insediamento dei generatori che interessarono tutele paesaggistico ambientali, dati i vincoli delle opere al di sopra i 1200 metri di quota; la seconda è la mancata condivisione del progetto con gli enti limitrofi, evidenziando così i limiti campanilistici di una operazione che oggi poteva venire incontro a tutto il comparto economico che sfrutta il turismo invernale. Detto questo - conclude - mi chiedo come Beccati possa accusarci di mala gestione quando abbiamo chiuso per due anni consecutivi i bilanci in attivo destinando importi significativi ad investimenti, mentre pochi anni prima la sua Giunta aveva coperto con garanzie l'esecuzione dei progetti».
Francesco Seghedoni