Gazzetta di Modena

Palpeggiò una nipote acquisita minorenne durante un raduno di famiglia. Lo zio sporcaccione - che però respinge ogni accusa - è stato condannato ieri mattina dal gup Maria Teresa Magno a un anno e due mesi di carcere con i benefici del rito abbreviato per violenza sessuale ma il suo difensore, avvocato Annalisa Tironi, annuncia già ora il concorso in appello dopo la lettura delle motivazioni della sentenza. Imputato era un 55enne nordafricano cittadino italiano che abita a Carpi da trent’anni. È sposato con una donna italiana che ha parenti sparsi sul territorio e alcuni di questi sono a Rolo (Reggio); in questo nucleo familiare si trova una ragazza che all’epoca dei fatti - nel 2011 - aveva diciassette anni. Tutto è avvenuto nello spazio di pochi secondi, secondo il racconto della vittima, nel corso di un raduno familiare al quale hanno partecipato molti parenti. L’accusa della Procura (pm Maria Angela Sighicelli) è che l’imputato abbia palpeggiato la ragazza approfittando di un momento di isolamento dagli altri. Lui nega e nessun parente ha potuto confermare l’accaduto, ma a inchiodarlo è stata una perizia, ritenuta credibile.

Carlo Gregori