Per sette giorni la fiera diventa... un festival
Da domani torna la ex campionaria con 300 espositori e un ricco programma di musica, spettacoli, moda e cultura. “Spostiamo la movida nei nostri padiglioni”
Sette giorni, 300 espositori e una settantina di eventi di musica, moda, cultura e animazione. Sono questi, in estrema sintesi, i numeri della 76esima “Fiera di Modena”, erede della fiera campionaria, in programma a ModenaFiere da domani a giovedì 1 maggio.
I tre padiglioni tornano quindi a popolarsi di stand, nei quali si ritrovano rappresentati il “settore casa” – capace da solo di occupare 8mila metri quadrati, dedicati ad arredi interni ed esterni – e l’area mercato, dove i visitatori troveranno capi d’abbigliamento, articoli da regalo e oggettistica originale. Ma anche “Artigiana Italia”, il salone dell’eccellenza Made in italy, descritta dagli organizzatori come una “delle new entry più apprezzate” della passata edizione. “Un appuntamento – dice Ennio Cottafavi, consigliere di ModenaFiere – che ha saputo resistere e mantenersi negli anni. Speriamo di bissare i risultanti lusinghieri dell’anno scorso”. L’obiettivo consiste nello “spostare, per 7 giorni, la movida in fiera”.
Come? “Proponendo una formula ricchissima”, che non si limiti al solo ambito commerciale. Viene quindi messo in campo un cospicuo cartellone culturale e di spettacoli, capace da solo di proporre una settantina di eventi. Anche quest’anno, poi, l’area spettacoli è affidata a RadioStella, che si propone di portare nel villaggio fieristico “il meglio del panorama modenese”. Un’offerta che vuole essere “ricca e variegata”. Nel cartellone di spettacoli e concerti dal vivo spiccano il “preludio” al Modena Buskers Festival, grazie all’animazione, nella giornata inaugurale, di musicisti, giocolieri e saltimbanchi, e l’appuntamento domenicale con Andrea Barbi, intento a condurre il “raduno dei sosia dei vip”. Il primo maggio è poi il turno di quella che viene presentata dagli organizzatori come una “straordinaria novità”: il casting ufficiale della trasmissione “Io Canto”.
Non solo: ad arricchire l’esposizione arriva anche l’enogastronomia. Paolo Fantuzzi, amministratore delegato di Modena Fiere, parla di “50 tentazioni golose”, alle quali si affiancano 7 ristoranti proponenti diverse tipologie di prodotti e le degustazioni e i percorsi guidati. Un’offerta che non vuole porsi confini. Non solo cucina tipica emiliana, quindi, ma anche sapori regionali, spagnoli e americani, grazie all’”American Western Village”. Non manca, però, la valorizzazione delle eccellenze nostrane: aceto balsamico, prosciutto, lambrusco e Parmigiano Reggiano trovano infatti spazio nell’area degustazioni. Oltre ai patrocini dell’assessorato alle politiche economiche del Comune e della Camera di Commercio, l’iniziativa gode del sostegno economico della Bper e del Conad Leclerc. Mentre quest’ultima ha pensato ad un rimborso del biglietto – l’ingresso è infatti a pagamento nelle giornate di venerdì, domenica e giovedì – la seconda ha “offerto” la giornata di sabato 26 aprile, durante la quale i visitatori potranno entrare gratuitamente. La fiera aprirà alle 10 durante i festivi, alle 18 nelle giornate feriali e alle 15 il sabato, e chiuderà tutte le sere alle 23.
Marcello Radighieri