Gazzetta di Modena

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Carpi. Serve un esame alla retina? Per otto mesi nessun posto

di Rino Filippin
Carpi. Serve un esame alla retina? Per otto mesi nessun posto

Situazione difficile al Cup per le specialità fuori dal “percorso di garanzia” Attese di 4 mesi per la Fisiatria e di 5 mesi per le Tac. Il ruolo delle farmacie

24 aprile 2014
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Continuano i disagi per i cittadini che devono prenotare visite specialistiche tramite il “Cup”, il centro unico di prenotazioni, oppure servendosi dei numeri di telefono dedicati. Il problema questa volta non sono tanto le attese in fila o ascoltando la musichetta dalla cornetta che a volte si protrae per interminabili minuti. Il punto è che per certe specialità (al di fuori del percorso di garanzia), le liste sono già chiuse e non si sa esattamente quando telefonare o recarsi al Cup per trovare l’appuntamento.

Qualche esempio? Prendiamo ad esempio la Tomografia Retinica, la “Otc”, esame richiesto soprattutto dagli anziani che possono così accertarsi dello stato di avanzamento della loro malattia che, in certi casi, può portare alla cecità. Ebbene per questo esame non c’è un posto in nessun ospedale della provincia fino al 31 dicembre. La notizia viene riferita, per chi contatta il Cup via telefono, dal gentile operatore che però non sa rispondere alla domanda: quando posso richiamare per sperare di trovare le liste aperte? «Non lo sappiamo, provi tra qualche settimana». Con il rischio che non abbiano aperto le liste del 2015 e che quindi si renda necessario richiamare e quindi attendere di nuovo in linea...

Per altri esami e terapie, anche se le liste non sono esaurite, i tempi d’attesa sono decisamente lunghi. Prendiamo ad esempio Fisiatria: i primi posti disponibili sono ad agosto. Per le Tac invece si va a settembre inoltrato. Chiaro che non si ha la certezza di effettuare gli esami a Carpi: molto più probabile che ci si debba spostare a molti chilometri dalla nostra città. «La situazione - dice la Cgil Sanità - non è sicuramente facile per gli utenti, ma la direzione sta lavorando su due fronti. Il primo relativo al perfezionamento del sistema informatico che velocizzerà le prenotazioni via Internet. L’altro concerne l’appropriazezza prescrittiva tramite un dialogo migliore con i medici di base». L’impressione purtroppo è che i “dottori” si sentiranno sotto osservazione ogni volta che prescriveranno una visita o un esame. Certo, è vero che se c’è un sospetto di tumore scatta il percorso d’urgenza. Ma se uno ha un forte mal di schiena? Deve forse aspettare 8 mesi per fare una Tac? Il momento è difficile anche per le farmacie come ci è stato riferito da più operatori. «Il sistema di prenotazione - dicono alla farmacia Tazzioli - è lento, anche se sta migliorando. Il fatto poi che in certi casi le liste siano piene, porta tanti anziani a presentarsi quasi ogni giorno in farmacia per tentare di ottenere il posto tramite le prenotazioni on-line. Sono operazioni che facciamo volentieri ma che ci portano via tantissimo tempo».