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pd. silingardi presenta i suoi candidati

Ecco il ticket di Modena Attiva: Rotteglia e Tonelli per cambiare

Ecco il ticket di Modena Attiva: Rotteglia e Tonelli per cambiare

Un volto nuovo e giovane, una “vecchia” conoscenza di partito. È un mix la ricetta di Paolo Silingardi per provare a portare il suo ticket in consiglio comunale. Così, ieri mattina, l’esponente di...

25 aprile 2014
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Un volto nuovo e giovane, una “vecchia” conoscenza di partito. È un mix la ricetta di Paolo Silingardi per provare a portare il suo ticket in consiglio comunale.

Così, ieri mattina, l’esponente di Modena Attiva e già candidato alle primarie è uscito allo scoperto presentando il suo ticket per il cambiamento: «Questi sono nomi del Pd, nomi sui quali noi puntiamo per il rinnovamento, nomi ai quali i modenesi si dovrebbero affidare per vedere garantita una dialettica che all’interno del partito dovrà per forza prendere corpo per crescere e per mettere a segno quei punti del programma che Gian Carlo Muzzarelli non solo ha accolto ma ha anche sposato. E di questo andiamo fieri».

Simona Rotteglia è il nuovo che avanza. Architetto 30enne, si occupa di pianificazione territoriale e paesaggio: «Desidero che il territorio modenese ritorni ad essere all’altezza dell’Europa. In questo senso credo che si debba concepire l’urbanistica non solo come regole e normative private della loro sostanza, ma come una disciplina che consideri l’insieme delle parti della città in un’ottica europea, non solo per quello che riguarda l’aspetto fisico del territorio, che è comunque imprescindibile, ma anche i valori identitari, le risorse di Modena. La pianificazione territoriale concepita a supporto di politiche e strategie che ci consentano di trovare la strada per valorizzare le potenzialità inespresse della nostra città».

Tonelli di battaglie dentro al Pd ne ha già fatta qualcuna, anche come segretario del circolo Tempio-Cittadella: «Metto al centro del mio impegno i problemi dell’economia e del lavoro. Così come su scala più larga, anche nella nostra città i mutamenti dell’economia e della società chiamano la buona politica a riprendere in mano le redini del governo dello sviluppo. Anche a Modena dobbiamo rifondare il patto tra politica ed interessi economici. Un nuovo modello di sviluppo parte dalla tutela dei beni comuni. L’acqua e le risorse ambientali, il consumo di suolo, il recupero della materia, la mobilità sostenibile sono i parametri su cui giudicare la coerenza del modello di sviluppo».

Paolo Silingardi chiude portando l’attenzione su quello che è stato il primo vero impegno di Modena Attiva in questi anni: «Il cambio radicale delle politiche urbanistiche va vissuto senza tentennamenti, con una visione di uso del territorio diversa rispetto al passato. Trasporto pubblico e ciclabili sono gli altri punti sui quali insistere». Con l’introduzione della doppia preferenza, Rotteglia e Tonelli si presentano, di fatto, come un ticket perfetto, pronto a dare la caccia alle centinaia di preferenze che serviranno per entrare in consiglio.

Davide Berti