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Modena-Brasile uniti dalla solidarietà

Modena-Brasile uniti dalla solidarietà

L’associazione Terzo Mondo ha già aiutato 5mila tra bimbi e ragazzi. Ieri l’ambasciatore sudamericano in visita in città

25 aprile 2014
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C’è un forte legame che unisce Modena al Brasile. Ed è un legame basato soprattutto sulla solidarietà che vede associazioni come Modena Terzo Mondo e la Uisp impegnate in prima linea nel realizzare importanti progetti a sostegno di quelle popolazioni sudamericane che vivono in condizioni di forte difficoltà. Soprattutto i bambini e i giovani.

Ecco quindi che acquista un particolare valore la visita di due giorni dell’ambasciatore del Brasile in Italia Ricardo Neiva Tavares. Il diplomatico ieri è stato in città dove oltre al sindaco ha incontrato una rappresentanza delle imprese localo interessate al mercato brasiliano. Sono già diverse le aziende impegnate nell'area. Tra queste anche la Golinelli di Formigine che, attraverso l'agenzia di comunicazione Dmp Golinelli design di Rio, sta lavorando alla segnaletica dello stadio Maracanà.

Oggi l’ambasciatore sarà a Montese in occasione del 69° anniversario della Liberazione del paese e di quell'area dell'Appennino alla quale contribuì una brigata di soldati brasiliani delle forze alleate che hanno combattuto tra il 1944 e il 1945 sulla Linea Gotica.

All'incontro del diplomatico con il sindaco Pighi hanno partecipato anche i rappresentanti dell'associazione Modena Terzo Mondo, Luca Mucci e Andrea di Paolo, così come il presidente di Modena solidarietà dell'Uisp Paolo Belluzzi che sono tra i promotori di decine iniziative di cooperazione internazionale in Brasile, a molte delle quali collaborano diversi enti locali modenesi. Tra queste anche il centro intitolato a don Arrigo Beccari a Itapirapuà, il progetto “Massimo Ronchetti” contro lo sfruttamento dei minori a Fortaleza, le iniziative Fame zero e Sete zero promosse in diverse aree del Paese. Presente anche la modenese Romana Leonelli, 76 enne, che nel 1944 abitava con la famiglia a Samone e accolse come liberatori dal nazifascismo i soldati brasiliani. Una vicenda che oggi è ricordata nel museo di Contese.

Ma l’ambasciatore ha dimostrato grande interesse e riconoscenza anche per quanto nel suo paese sta facendo l'associazione di solidarietà internazionale Modena Terzo Mondo Onlus (Mtm). Un gruppo che dal 1994 sostiene progetti che si occupano soprattutto di aiuto ai minori nelle strutture realizzate o mantenute dall'associazione: nel complesso più di 5mila fra bambini e ragazzi e ha realizzato 53 progetti nelle zone più povere del Brasile.

L'obiettivo primario di Mtm è la tutela dei diritti e la promozione e l'emancipazione dell'individuo in tutte le sue dimensioni attraverso la sensibilizzazione di persone e coscienze riguardo le grandi tematiche legate alla condizione di sottosviluppo e di discriminazione sociale, economica, culturale e religiosa cui è soggetta buona parte della popolazione mondiale. «Un mondo - spiegano Luca Mucci e Andrea Di Paolo - dove tutti possano mangiare e nutrirsi, essere curati se malati, studiare, giocare, e non essere costretti all'elemosina, alla delinquenza e alla prostituzione».

In particolare in questo periodo Mtm è impegnata fortemente nella campagna internazionale contro il turismo sessuale minorile “Stop child sexual tourism” in Brasile di cui è stata fondatrice e nel progetto del governo brasiliano Fame Zero / Sete Zero. Negli 43 progetti attualmente sostenuti da MTM le attività svolte riguardano in generale: istruzione (11 scuole), diritti umani e lavoro (6 centri), agricoltura (5 strutture), sanità (3 strutture di cui 1 ospedale), emancipazione e sostegno sociale (8 centri), sport e sostegno giovanile (8 centri). E poi case di accoglienza, centri di recupero, riciclaggio rifiuti, mense ed altro ancora. Oltre 400 sono stati i volontari che hanno offerto con generosità il proprio impegno nei diversi progetti in Brasile. I progetti vengono sostenuti dalle azioni di solidarietà a distanza a cui anche quest'anno hanno aderito circa 350 soci; a questi si aggiungono i preziosi contributi di numerosi Enti pubblici e privati. Ed ora tutti gli sforzi sono concentrati su un nuovo ambizioso progetto. Modena Terzo Mondo e Uisp stanno raccogliendo fondi per la realizzazione di una struttura polivalente, una sorta di “città dei ragazzi”, a Joaquin Nabuco, Pernambuco, progetto a cura di Andrea Di Paolo che è dottore agronomi. «L'obiettivo è quello di offrire ai tanti ragazzi/e del posto un'alternativa alla vita di strada - spiega Di Paolo - un'occasione per fare sport, imparare un mestiere, ricevere un rinforzo scolastico, ecc.. in un luogo sicuro. Insomma per fare un esempio modenese: quasi una piccola Città dei Ragazzi e speriamo che i modenesi anche questa volta siano con noi».