«Una manovra dell’equità per rispettare i cittadini»
Soddisfatto l’assessore Giuseppe Boschini, che firma così il suo ultimo atto da assessore al bilancio: «I contenuti della variazione sono stati illustrati mercoledì alla commissione consiliare»,...
Soddisfatto l’assessore Giuseppe Boschini, che firma così il suo ultimo atto da assessore al bilancio: «I contenuti della variazione sono stati illustrati mercoledì alla commissione consiliare», spiega il vicesindaco che, rispetto alla Tasi sull’abitazione principale ha sottolineato come, grazie alle detrazioni, «tutti i modenesi pagheranno meno di quanto pagavano di Imu nel 2012 per la propria casa e questo risultato si ottiene senza aumentare la pressione fiscale da parte del Comune perché questa manovra finanziaria, che risponde esclusivamente a ragioni di equità, avviene a parità di gettito rispetto alle previsioni approvate in marzo confermando cioè – ha aggiunto Boschini – che il Comune nel 2014 chiede ai modenesi 6,6 milioni in meno rispetto all’anno precedente. L’obiettivo era appunto alleggerire la pressione fiscale su famiglie e imprese, nei limiti di ciò che compete al Comune, anche per contribuire allo sviluppo del territorio».
Boschini spiega i traguardi raggiunti: «Siamo riusciti a fare due cose: prima di tutto ridurre l’Imu delle seconde case e in particolare gli affitti concordati e quelli affittati a parenti di primo grado. Rispetto a marzo c’è stata una significativa inversione a vantaggio dei cittadini. La seconda è stata quella di rendere più equa la Tasi rispetto all’Imu. La Tasi era meno proporzionale della vecchia Imu, generando il fatto che gli appartamenti più piccoli avrebbero pagato di più rispetto al passato, ma con un sistema di detrazione non semplice e proporzionale siamo arrivati all’obiettivo. Importante traguardo quello che ha reintrodotto le detrazioni per i figli, cosa che la Tasi non aveva e non tutti i comuni, anzi pochissimi, hanno fatto, dimostrando una particolare attenzione ai temi delle famiglie. In questo modo riusciamo a garantire il vero obiettivo: nessuno paghi di Tasi prima casa più di quello che pagava di Imu prima a parità di condizioni. Non è stato facile ma ci siamo arrivati: da qualche euro a decine di euro in meno rispetto a quello che si pagava di Imu. In più continua a valere il principio che su un immobile o si paga la Tasi, o si paga l’Imu. Lo stesso immobile non pagherà mai Tasi e Imu». Nella variazione di bilancio di lunedì verranno fissate per la Tari le tre scadenze: «Sui rifiuti le rate saranno tre, non è stato possibile farne due. In questo caso tornerà la possibilità di pagare elettronicamente anche con l’addebito in banca attraverso Hera. Sappiamo bene che i prossimi mesi prevederanno una serie di pagamenti, ma abbiamo cercato di mantenere, dove ne avevamo la possibilità, un metro equilibrato nel rispetto di tutti i cittadini». (d.b.)