Gazzetta di Modena

Modena

A dicembre via al processo per la strage di Carpi del 25 aprile

di Rino Filippin
A dicembre via al processo per la strage di Carpi del 25 aprile

Depositate ufficialmente le perizie sullo schianto che costò la vita a tre persone I familiari alle celebrazioni per ricordare: «Vogliamo sia fatta piena luce»

26 aprile 2014
2 MINUTI DI LETTURA





Si aprirà a metà dicembre il processo nei confronti di Teresa Forghieri, la disabile 73enne che tre anni fa, in piazza, alla guida della sua Fiat Panda falciò e uccise tre persone. I parenti, che ieri mattina si sono dati appuntamento nel luogo dell’impatto per depositare alcuni mazzi di fiori in occasione dell’anniversario della tragedia, attendono di sapere cosa effettivamente è accaduto quella mattina. Le perizie, del pubblico ministero e di parte, sono già state ufficialmente depositate e adesso la parola passa al giudice. «Siamo qui - ci hanno detto i parenti di Gianfranco Bencivenni, Enzo Grossi e Giovanni Faglioni, morti travolti dall’auto “impazzita” - ancora con le lacrime agli occhi. Perdere un caro in una situazione simile è tremendo. Si trovavano in piazza per seguire le manifestazioni del “25 Aprile” e non sono più tornati a casa. Ci auguriamo che il processo serva a fare finalmente chiarezza sulla dinamica di questo incredibile incidente».

Le famiglie, lo ricordiamo, sono già state adeguatamente risarcite dalla compagnia assicurativa e ora resta solo il capitolo “penale” con l’accusa di omicidio colposo plurimo. I legali dell’anziana disabile hanno rinunciato a patteggiare: segno che probabilmente sono convinti si sia trattato di un malfunzionamento dell’apparato meccanico della vettura finita fuori controllo. Diversa invece la posizione della pubblica accusa che ritiene evidentemente, almeno in parte, che vi siano state responsabilità da parte dell’anziana guidatrice. La donna, lo ricordiamo, all’uscita da messa nella Cattedrale, salì in auto e a forte velocità si schiantò contro un palo dell’illuminazione posto sul piano rialzato della piazza. Sul suo tragitto la vettura inspiegabilmente fuori controllo lasciò appunto tre vittime e diversi feriti.

«Abbiamo apprezzato le parole del sindaco Enrico Campedelli - hanno commentato Alberto e Giorgia Bencivenni, quest’ultima con le lacrime agli occhi - ma è difficile consolare chi, come noi, ha vissuto una tragedia simile. Poi, in verità, ci è un po’ dispiaciuto vedere poca gente alla commemorazione: non vorremmo che con il passare degli anni i cittadini si dimenticassero di questa strage. A questo punto - concludono i parenti - ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso».