Gazzetta di Modena

Modena

K2, quella cucina dall’aria familiare

di Andrea Minghelli
K2, quella cucina dall’aria familiare

Il ristorante di Montefiorino è gestito dai coniugi Casoni secondo criteri di accoglienza e semplicità

26 aprile 2014
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MONTEFIORINO. Fino a qualche anno fa il K2 era uno dei due ristoranti di Montefiorino; l'altro era il Baroni, dove ha debuttato in sala Antonella Pancani, oggi cuoca e proprietaria insieme al marito Francesco Casoni del K2. Poi il Baroni ha chiuso il ristorante restando bar pizzeria. Il K2 è però rimasto legato a quell’esperienza. È dal 2010 che la coppia gestisce il K2, dopo alcuni anni di pausa dalla ristorazione, perché la vita tra fornelli e commensali non è per loro una cosa nuova (fino al 2005 gestivano la pizzeria Snoopy a Toano, nel Reggiano) e Antonella mantiene la sua formazione dai tempi del Baroni. Il K2 è a conduzione familiare: marito al bancone e in sala, moglie in cucina. Se si esclude il periodo estivo, che con l'arrivo dei turisti porta nel ristorante qualche cameriere stagionale, il ristorante è gestito da loro due. E in effetti c’è un che di domestico nella sala. È come entrare nel salotto di casa. Ad accoglierti Francesco. Non è poi raro veder uscire Antonella dalla cucina con ancora il grembiule indosso per chiederti com'era il piatto: ogni cliente è trattato come un membro di famiglia. Questo spirito si riflette anche nella cucina: piatti tradizionali del versate dell’Appennino modenese-reggiano nel senso che sono stati imparati “a bottega” con esperienza in altre cucine e rielaborati con un tocco di creatività ma senza voli di fantasia. Spiega Antonella. «Tutti i piatti che faccio li ho imparati da autodidatta, mischiando tradizione e ricette tramandate e innovazione». Un esempio su tutti: il cartoccio di tortellini. «Molte delle ricette - ha spiegato la cuoca - mi sono state tramandate da mia madre, che le imparate in tanti anni di lavoro nella ristorazione. Tortellini, tortelloni e lasagne sono ricette uniche».