Pd: «Grande coalizione per il cambiamento»
Muzzarelli con i leader dei partiti che lo appoggeranno: «Noi vogliamo bene alla città: non faremo manutenzione, la rinnoveremo». Polemiche sul 25 aprile
Partito Democratico, Sinistra Ecolgia e Libertà, Centro Democratico, Moderati per Modena e Comunisti Italiani - La Sinistra per Modena. Tutti insieme, programma alla mano, per lanciare Gian Carlo Muzzarelli ad un mese da quello che sarà il giorno che proclamerà, salvo ballottaggio, il nuovo sindaco di Modena.
«Siamo qui, tutti insieme - ha spiegato Muzzarelli - con una coalizione forte e unita che vuole bene a Modena, e sarà impegnata per renderla sempre più bella, attraente e sicura. Una città che diventi un riferimento innovativo anche a livello politico. I miei avversari, tutti, sparlano di Modena, che invece va amata: vanno ricostruiti fiducia ed orgoglio».
Ieri è stato presentato il programma, sottoscritto dalle cinque liste: «Il centrosinistra è qui perché vuole cambiare la città e dare una marcia in più. Non faremo semplice manutenzione, la vogliamo rinnovare profondamente, con “il lavoro nella testa e nel cuore”, perché la sfida passa da lì. Una città che rafforzi universalità ed uguaglianza come centro del nostro sistema dei valori», ha spiegato Muzzarelli.
Il candidato sindaco del centrosinistra ha risposto anche alle polemiche sulla sua presenza alla manifestazione del 25 aprile: «L'antifascismo e la Resistenza sono parte del mio patrimonio valoriale. Io mi meraviglio di chi non era in piazza ieri, mi meraviglio della Querzé che continua a fare polemiche contro la sinistra ed è muta contro la destra, e mi meraviglio di chi, come Pellacani, è alleato con chi pensa che il 25 aprile vada superato, e che Bella Ciao sia un canto da proibire».
Pronta la replica degli avversari, a cominciare da Giuseppe Pellacani: «Fortunatamente viviamo in un paese che tutel a la libertà di opinione. Per questo dobbiamo ringraziare anche chi 70 anni fa si è battuto per un paese libero. Per quelle donne e quegli uomini assoluto rispetto. Nessun rispetto, invece, per chi strumentalizza una ricorrenza per fini propagandistici e personali».
Chiude il grillino Marco Bortolotti: «A testimonianza della continuità che il candidato sindaco rappresenta rispetto alla giunta Pighi, abbiamo visto schierati non solo Giancarlo Muzzarelli», ma anche «i candidati Pd, Paolo Trande e Cecile Kyenge su un palco che diventa palcoscenico per la politica in auto blu. Non è questa la Modena che il movimento 5 Stelle pensa per il futuro».
Non c’era solo Muzzarelli. Al suo fianco i leader provinciali e comunali della coalizione: Mario Ori per i Comunisti Italiani, Cristian Favarin e Gianni Ballista per Sel, Tommaso Rotella per Centro Democratico, Claudio Malavasi per i Moderati per Modena, Mario Cardone per il Psi. Per il pd il segretario comunale Andrea Sirotti e quello provinciale, Lucia Bursi, che ha tracciato le linee d’intesa: «Nel documento ci sono le linee di progetti, valori e priorità che la coalizione di centrosinistra, che pure si declina localmente in maniera non omogenea, propone per tutta la provincia. Abbiamo tutti insieme sottoscritto questo documento che riunisce gli elementi della grande sfida che ci accingiamo ad affrontare nei nostri territori. Il tema centrale è, naturalmente, quello della crisi, del superamento attraverso la chiave dell'innovazione dei gravi problemi che ha causato e sta ancora causando alle nostre comunità. In quest'ottica è il lavoro l'elemento prioritario su cui incentrare l'attenzione. A questo si aggiunge il territorio: la cronaca di questi ultimi anni - terremoto, alluvione, dissesto idrogeologico - impone che l'opera pubblica primaria sia la messa in sicurezza e la manutenzione del territorio. Da questo discendono tutte le altre grandi scelte: infrastrutturali, temi ambientali, uso del suolo. Poi coesione sociale, la cultura, la formazione e la scuola, chiavi di volta per declinare in concreto l'esigenza del rinnovamento e dell'innovazione».
Davide Berti