Aceto balsamico: contro le truffe ecco gli 007
Chi sono gli 'investigatori' che svolgono un'attività di vigilanza e tutela - autorizzata dalla legge - e che hanno anche il potere di intervenire direttamente con sanzioni amministrative; la loro qualifica ufficiale infatti è di agente di pubblica sicurezza.
Davanti a un computer o tra gli scaffali di un supermercato, sempre alla ricerca di abusi e usi impropri della denominazione Aceto balsamico di Modena. Lavorano sul campo, spulciando siti internet, guardando le etichette delle bottiglie nei negozi e ricevendo segnalazioni da produttori e consumatori. Sono gli '007' del Consorzio di Tutela dell'Aceto Balsamico di Modena Igp, 'investigatori' che svolgono un'attività di vigilanza e tutela - autorizzata dalla legge - e che hanno anche il potere di intervenire direttamente con sanzioni amministrative; la loro qualifica ufficiale infatti è di agente di pubblica sicurezza.
"Vado direttamente sui punti vendita e controllo che il prodotto sia conforme alle normative - ha spiegato Giorgio Capovani, uno degli agenti vigilatori - se trovo qualcosa che non va agisco di conseguenza. Faccio prima uno screening sul territorio per verificare la presenza dei prodotti sia online sia nei punti vendita, e verifico la corretta applicazioni delle norme. In caso di esito negativo poi intervengo direttamente: o con sanzioni amministrative o chiedo l'apporto della polizia giudiziaria - ha spiegato - eventualmente per dei sequestri amministrativi e per iniziare la procedura che porta a un'azione penale per frode in commercio".
Un'attività dunque di grande responsabilità, che si addentra nel mondo della contraffazione, ma che si occupa anche dei problemi relativi all'evocazione, cioè di quei prodotti con nomi che si rifanno all'Aceto balsamico di Modena, ma che nulla hanno a che fare con questo alimento. "Le segnalazioni vengono da soci, da produttori, ma anche da consumatori - ha detto Simone Rompianesi, un altro '007' del Consorzio addetto al controllo online - Da qui andiamo a vedere sui siti che vendono i prodotti se la segnalazioni è fondata. Molti prodotti sono imitativi o evocativi, ma ci sono anche vere e proprie contraffazioni, con l'uso della denominazione intera, per un prodotto che però non è Igp".