Il ritorno di Ennio: «Tutela del territorio aiuti all’agricoltura»
Bonilauri è già stato sindaco per 10 anni. Adesso ci riprova: «Ricezione dei fondi europei e no agli impianti inquinanti»
PRIGNANO. Dopo essere stato sindaco di Prignano per dieci anni dal 1995 al 2004, nonché consigliere comunale dal 1990 al 2009, Ennio Bonilauri, classe 1956, di professione pubblicitario ed editore nel campo dell’agroalimentare, riprova la scalata a sindaco di Prignano. Sabato ha presentato la sua lista “Popolo di Prignano Insieme” e promette tra l’altro sostegno a famiglie, al lavoro e massima attenzione alla tutela ambientale del territorio. «In un momento storico dove le ideologie si muovono in un continuo rimescolio – spiega Bonilauri - l’azione di governo della lista “Popolo di Prignano Insieme” sarà ispirata alla grande tradizione popolare europea, nel pieno rispetto della persona, della famiglia, della vita e con forte sostegno alle politiche sociali. Siamo in Europa e purtroppo, oggi, si decide tutto a Bruxelles. Nel settore primario, cioè l'agricoltura, e nel comparto manifatturiero, due capisaldi dell'economia italiana e quindi anche di Prignano. Per il settore agricolo, nei prossimi cinque anni, a seguito della Politica Agricola Comunitaria (PAC), arriveranno in Italia 53 miliardi di Euro. Prignano deve farsi trovare pronto con i suoi imprenditori agricoli. Abbiamo la terra, abbiamo lo spazio. E lo spazio è il primo elemento che deve stimolare un'ottima programmazione urbanistica. È possibile, quindi, puntare su uno sviluppo integrato tra un'agricoltura moderna, verso le biotecnologie e le innovazioni sostenibili, mirate alla salvaguardia del territorio e degli ambienti rurali, unitamente all'insediamento di nuove aziende manifatturiere ad alta tecnologia innovativa nell'arte ceramica, oppure nuove aziende di trasformazione dei prodotti agricoli, considerata la naturale predisposizione del nostro territorio. Tutto questo si concretizza in un miglioramento della vita quotidiana, creando occupazione e nuove prospettive d'impresa. Altri temi su cui puntiamo sono: minore pressione fiscale e minore burocrazia, crescita e miglioramento della vita sociale, maggiore solidarietà e servizi innovativi, cultura della terra e promozione della gastronomia montana, politiche migliorative per l'istruzione, lo sport e il tempo libero, sviluppo sostenibile del territorio e dell’agriturismo rurale. Serve una visione più elevata, un progetto proiettato al futuro delle nostre generazioni, senza dimenticare la nostra storia e le nostre tradizioni. Ci impegneremo inoltre per garantire una maggiore offerta per le attività sportive e per dare maggiore impulso alla musica e alla arti. Prignano ha le potenzialità per diventare un Comune - pilota, all’interno dell'Unione Europea, per le sue naturali produzioni di qualità. Pensiamo ad esempio ad una stazione sperimentale in agricoltura e nei prodotti della terra, a un laboratorio innovativo nel settore ceramico e nei suoi derivati. Ci impegneremo a mantenere in ogni caso la purezza dei nostri territori, senza cedere alle tentazioni di impianti altamente inquinanti, puntando decisamente ad un’alta qualità della vita. La mia breve storia politica lo dimostra ampiamente. Insieme possiamo migliorare Prignano».