Piove dal soffitto, classe trasferita
Nuovi problemi di infiltrazioni al liceo Carlo Sigonio gli studenti protestano: «Dateci una nuova scuola»
Un po’ di pioggia e tornano i problemi al liceo Sigonio. L’ultimo caso ieri. Infiltrazioni d’acqua dal tetto dalla notte (anche nel corridoio) e una classe è stata costretta a spostarsi. Non è la prima volta che accade: stavolta è toccato alla quarta H andare a far lezione nell’aula con la lavagna interattiva multimediale (Lim). A inizio aprile era stata la sorte di altre classi durante i ricevimenti. Anche allora, come ieri, è stato necessario l’intervento dei tecnici comunali per mettere un freno a «disagi che non sono giustificabili». Un’affermazione pronunciata non dagli studenti, ma dal dirigente scolastico dell’istituto, Roberta Pinelli. La preside auspica l’inizio dei lavori per la nuova sede, tra via Padre Candido e via Montecuccoli, ricordando come «in questa scuola non ci stiamo più con gli spazi». «Vogliamo una nuova scuola», hanno chiesto i rappresentanti del Collettivo Interno Sigonio, che hanno riportato nuovi problemi negli ultimi giorni: «un banco coperto di acqua gialla, il soffitto fradicio e un impianto elettrico ammodernato quest’estate che ora, a causa di un po’ di pioggia, non funziona». I problemi nascono da lontano: il 15 novembre scorso c’era stata la caduta di parte dell’intonaco in prima G e una studentessa era stata costretta ad andare al pronto soccorso oculistico. Da allora sit-in, assemblee e cortei sotto il Comune, culminati con la promessa di lavori entro l’Epifania. Le classi del musicale erano state spostate e non erano mancati episodi come la caduta di un pezzo dall’esterno dell’edificio. Con la riapertura, avvenuta in tempo, c’era la speranza che i problemi urgenti fossero finiti e servissero solo interventi “minori”, come montacarichi e scala antincendio. Era stato abbassato e ammodernato il soffitto, c’erano nuove luci e si era intervenuto sugli impianti di riscaldamento. Tutto risolto? Sembrava di sì, anche alcuni studenti erano scettici e temevano che si trattasse solo di promesse elettorali. A mesi di distanza, i timori dei ragazzi non sono cessati. Venerdì 9 maggio, per la Festa dell’Europa, ci sarà un’assemblea a cui sono stati invitati anche i candidati sindaci. Le elezioni sono alle porte e i ragazzi vogliono risposte. «Se lo faranno un giro per la scuola - si chiedono dal Cis - o occuperanno solo ore preziose di lezione per raccontarci i loro falsi propositi?».
Gabriele Farina