Rumori giorno e notte: è stalking
Un 46enne a processo: accusato dai vicini di casa di aver fatto chiasso a ogni ora per anni e apposta
Anche il vicino di casa può diventare uno stalker, soprattutto se abita al piano di sopra e per tre anni fa un baccano del diavolo anche di notte per disturbare, per una sorta di vendetta dopo alcuni litigi da pianerottolo. È questa l’accusa al centro di un processo davanti al giudice Cermaria: ieri si è tenuta l’ultima udienza istruttoria e la sentenza è prevista per il 23 giugno. Imputato è V.S., 46enne originario della provincia pugliese, difeso dall’avvocato Giuliano Riva, che respinge sia l’accusa di stalking che l’intenzionalità persecutoria nel disturbare per tre anni quei vicini. Il pugliese abita con la moglie e un figlio piccolo al secondo piano di un condominio di via Pacchioni. Un palazzo tranquillo che in precedenza non aveva mai avuto nessun contenzioso tra inquilini, tanto che si autoamministrava in modo bonario. Nel 2009 si è trasferito V.S. con famiglia e presto è nato un insanabile malumore nei confronti della famiglia del piano di sotto, una coppia di modenesi con figli grandi. Dai malumori si è passati a litigi, anche accesi, sulle scale e, stando all’imputato, ieri interrogato in aula, anche ad aggressioni fisiche. In realtà, sono i modenesi ad essere le vittime al processo. Sono parte civile, assistita dall’avvocato Lorena Ricchi, e sostengono che quell’uomo in particolare fa un baccano infernale apposta per vendicarsi. Giorno e notte, soprattutto di notte, sposta mobili e sedie provocando rumori strazianti. Lo ha confermato anche una vicina che abita nello stesso condominio: quel rumore è un fatto noto a tutto il palazzo. L’imputato si è difeso ricordando che il primo ad essere stato vittima del rumore è stato proprio lui: una sera la tv dei vicini, troppo alta a mezzanotte, lo ha spinto a picchiare il pavimento. Quelli sotto hanno picchiato il soffitto. Poi sui sono incontrati sul pianerottolo e hanno litigato. Resta il fatto che per almeno tre anni la famiglia di modenesi avrebbe sofferto di insonnia e ansia per questa persecuzione alla quale non riesce a opporsi.