Viale Monte Kosica,pedonale a rischio: un altro investimento - VIDEO - VIDEO/2
Una studentessa 32enne del Ctp travolta vicino all’incrocio con via Ganaceto: un volo di 15 metri
La pericolosità resta e la storia purtroppo di ripete in viale Monte Kosica. Non siamo questa volta a raccontare di una tragedia, come quella dell’investimento che costò la vita ad una cinquantenne dello Sri Lanka, ma la dinamica e le circostanze sono pressoché identiche. Ieri pomeriggio, verso le 16, una studentessa del Ctp, Centro territoriale permanente che ha sede all’altezza dell’incrocio con via Ganaceto e che ogni giorno, mattina e pomeriggio, è meta di giovani ed adulti che seguono le lezioni, ha attraversato il viale in prossimità delle strisce pedonali. Secondo una prima sommaria ricostruzione dell’incidente, al vaglio della polizia municipale che è arrivata sul posto, la donna, una 32enne di origine marocchina, ha iniziato ad attraversare dal lato via Ganaceto per raggiungere quello opposto. Un automobilista, che procedeva quindi verso la stazione, l’ha fatta passare ma non appena la donna ha superato la vettura, è stata travolta e investita da un’altra, una Bmw che procedeva nella stessa direzione. Un impatto forte, violento: la 32enne ha sbattuto contro il parabrezza della Bmw e ppoi ha fatto un volo di una quindicina di metri dal luogo dell’impatto, finendo sull’asfalto. Subito è stata circondata dagli altri studenti e amici presenti vicino al Ctp che hanno chiamato l’ambulanza: i soccorsi, dopo aver stabilizzato sul posto la giovane, hanno provveduto a trasportarla all’ospedale di Baggiovara. È in osservazione, le sue condizioni non sono gravi. L’incidente ripropone la pericolosità di quel tratto. Al Ctp è un coro. «B ene, è stato collocato un lampeggiante ma finchè non ci sarà un semaforo qui la gente continuerà a rischiare la vita. Le auto sfrecciano, a causa del tratto rettilineo e della larghezza del viale, la visibilità è bassa. Ma un semaforo non lo metteranno mai perché bloccherebbe troppo il flusso del traffico. Quindi...».
Stefano Totaro