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la difesa

«Al bar del Kyi non diamo alcolici ai minorenni»

L’Age srl, società che gestisce il Kyi Lounge disco, si difende dalle accuse. Ecco la posizione ufficiale del locale: «Nel bar del Kyi Lounge Disco non si servono alcolici ai minorenni. Tantomeno...

30 aprile 2014
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L’Age srl, società che gestisce il Kyi Lounge disco, si difende dalle accuse. Ecco la posizione ufficiale del locale: «Nel bar del Kyi Lounge Disco non si servono alcolici ai minorenni. Tantomeno di domenica pomeriggio, come nel giorno in cui un ragazzo di Sassuolo si è sentito male ed è stato portato in ospedale dopo l'intervento degli uomini della sicurezza nel locale che hanno chiamato, loro per primi, il 118. Ci dispiace molto per l'incidente e per il malore del ragazzo che comunque è riuscito a superare i controlli anti-alcol per gli under 18 grazie alla collaborazione di un maggiorenne che ha organizzato la festa e che ha preso la bottiglia di vodka in cambusa e l'ha lasciata sul tavolo senza averne una custodia diretta e nel pieno dei festeggiamenti».

«All'entrata gli uomini della sicurezza - si legge nella nota - controllano sui documenti d'identità l'età dei clienti e in base a questo forniscono un braccialetto di diverso colore a seconda dell'età. I minorenni al bar così sono identificati: quindi possono acquistare solo bibite analcoliche. Una politica severa applicata dal Kyi che va nell'interesse di tutti. Che interesse avrebbe avuto la direzione del locale a vendere alcolici proprio la domenica pomeriggio che è il giorno riservato alle feste per chi non ha ancora 18 anni? Questa norma preventiva viene applicata a tutte le serate, e grazie al controllo incrociato ingresso-bar-cambusa diviene veramente minimo il rischio di cessione di alcolici a minore. Poi, com'è ovvio, in discoteca non c'è l'apartheid e quindi ragazze e ragazzi di 17 anni possono portare i loro amici maggiorenni. Facile quindi capire le difficoltà di controllare uno per uno quando ci sono centinaia di giovani tutti insieme. Ciò nonostante sono state attivate ulteriori misure preventive, quale la identificazione dei minori con un apposito braccialetto per evitare la somministrazione accidentale, ovvero, i maggiorenni devono esibire il documento di identità a testimonianza della maggiore età e, nel caso volessero acquistare servizi alcolici ai tavoli lasciare copia del documento di identità dopo averlo esibito o il relativo numero al responsabile della cambusa che in seguito gli fornisce la bottiglia. Non si può colpevolizzare il Kyi dei mali sociali della gioventù colpita dall'alcolismo. Neanche giusto è penalizzare giovani imprenditori che hanno investito risorse ingenti e tanta passione garantendo lavoro a diverse persone in un momento in cui il lavoro è precario. La sanzione comminata, crea un precedente che mette in seria difficoltà la sopravvivenza di queste attività ludiche. Verrà contrastato legalmente in tutti i modi ogni tentativo di ledere l'onorabilità e la correttezza di una gestione che sinora, in ripetuti controlli, ha avuto più volte attestazioni di correttezza: niente sovraffollamento, personale assunto regolarmente, rispetto degli orari, dei volumi e delle imposte sull'intrattenimento, questo con all'attivo oltre cinquanta serate e 30mila presenze dall'apertura. Quale locale a Modena può vantare simili primati?».