Gazzetta di Modena

Modena

Sigonio: appello ai futuri sindaci

La preside Pinelli: il prossimo anno non ci saranno spazi per il liceo musicale

30 aprile 2014
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«Rivendiamo una scuola per i nostri bisogni». Dopo i nuovi disagi in una quarta al liceo Sigonio, prende la parola il dirigente scolastico, Roberta Pinelli. «Non va bene che piova sulla testa dei docenti e degli studenti - ha detto la preside - ci auguriamo una risposta definitiva. L’ultimo episodio dovrebbe rientrare in due o tre giorni, come è successo le altre volte. Appena smette di piovere inizierà l’intervento grosso».

L’operazione di sistemazione era prevista per l’estate, ma è stata anticipata in concomitanza con i nuovi disagi. «La delibera è stata già stata approvata venerdì scorso», ha confermato l’assessore ai Lavori Pubblici, Antonino Marino. La soluzione è a medio periodo, perché nel futuro l’istituto confida di traslocare tra via Padre Candido e via Montecuccoli. Nel testo presentato dal Comune al premier Renzi per gli interventi nelle scuole, c’è anche il nuovo edificio, per cui occorrono 13.739.000 euro.

«Non credo di riuscire a vederla costruita da preside - ha aggiunto la Pinelli - mi auguro che i candidati sindaci prendano a cuore la questione». I nove in lizza per la successione a Pighi sono stati invitati all’assemblea scolastica del 9 maggio. Gli studenti temono le promesse elettorali e desiderano risposte certe, come la preside. «È un nostro diritto confrontarci con chi diventerà sindaco, i problemi non sono lievi, serve una scuola sicura e commisurata con i nostri bisogni». Non solo manutenzione, ma anche questioni di spazi. «L’anno prossimo - ha ricordato il dirigente scolastico - avremo cento studenti per il liceo musicale, l’anno dopo saranno centoventicinque. Non so come faremo: non sappiamo dove farli suonare, non abbiamo nessun posto. Chi diventerà sindaco deve aver presente il problema, è un diritto anche delle famiglie che ci saranno con il consiglio di istituto al completo».

«Ribadisco che serve una scuola nuova - ha replicato Adriana Querzè, assessore all’Istruzione e candidata sindaco - per i disagi presenti e i problemi di spazio. Gli interventi d’impermeabilizzazione vanno fatti».

«Solleveremo le nostre questioni - ha concluso la preside - non è un discorso politico. Ricordiamo che non potevamo stare in via Saragozza e c’erano due alternative: o i container o disperdere la scuola in tre sedi per la città, senza palestre. Rivendichiamo una scuola per i nostri bisogni. Se non si muove niente, prenderemo altre decisioni».

Gabriele Farina