Gazzetta di Modena

Modena

Una notte per raccontare il lavoro

Un racconto lungo una notte. È questo lo spirito de “La notte del lavoro narrato” che si terrà stasera anche a Modena come in tante altre città italiane. Una rete di associazioni si è costituita per...

30 aprile 2014
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Un racconto lungo una notte. È questo lo spirito de “La notte del lavoro narrato” che si terrà stasera anche a Modena come in tante altre città italiane. Una rete di associazioni si è costituita per promuovere l'iniziativa: Officina Emilia, i sindacati Cgil, Cisl e Uil e le loro federazioni dei pensionati e dei metalmeccanici, la Rete degli studenti, Officina Danza Studio, il Centro Luigi Ferrari.

La notte si apre al centro Sociale Anziani e Orti di Buon Pastore di via Panni 202, alle 20, con una maratona di letture dedicate al lavoro: lavoro dipendente, lavoro autonomo, lavoro precario, lavoro che non c'è, lavoro professionale, infortuni sul lavoro, cattivi lavori.

Dalle 22.30 si prosegue a Officina Emilia di via Tito Livio 1, dove continueranno le letture, ci saranno video-proiezioni, musica, insieme ad esibizioni di danza contemporanea a cura di Officina Danza Studio e dove sarà presentato il progetto fotografico di Simona Hassan “(Dis)occupazione giovanile italiana”. «Un tempo - spiega la prof. Margherita Russo - i saperi dei lavoratori erano rispettati, oggi invece sempre meno, oggi si tende a portare rispetto per la ricchezza, per il lavoro molto pagato, questo sembra essere l'unico elemento di valutazione, non si valuta ciò che il lavoro riesce a esprimere. Nella notte del 30 aprile riprendiamo un ragionamento sul lavoro insieme a generazioni diverse, giovani e anziani insieme, esperienze di lavoro diverse, sarà un racconto corale».