Droga, maxi sequestro: tre finiscono in manette
Uno degli arrestati, di origine cinese, è residente in città. Nascondeva anfetamina per un valore di 400mila euro. Lo stupefacente usato per lavorare senza dormire
C’è anche un residente a Sassuolo, ma di origine cinese, tra gli arrestati dai carabinieri della vicina provincia di Reggionell’ambito di una maxi operazione anti droga. Si tratta di una sostanza chimica “speciale”. Basti pensare che viene utilizzata anche per migliorare le performance dei cavalli o nelle diete perché permette di non sentire la fatica e la fame. I carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia hanno sequestrato infatti quasi un chilo di metanfetamina purissima (droga sintetica chiamata anche shaboo-ice) e arrestato tre persone: Paopao Ji, 28 anni, cinese, residente come abbiamo detto a Sassuolo, e i vietnamiti Thui Lai Xuan, 29 anni, e Cuong Vu Anh, 26 anni.
«Si tratta di uno dei sequestri più consistenti di questa sostanza effettuati in tutto il nord Italia», ha spiegato orgoglioso del risultato ottenuto il comandante provinciale dell'Arma, colonnello Paolo Zito. Infatti, dalla sostanza stupefacente sequestrata, che si assume leccandola come un francobollo, sarebbe stato possibile ricavare circa 40mila dosi da immettere sul mercato per un valore di circa 400mila euro, una cifra, insomma molto consistente. Anche per questo motivo si può dire che si tratta di un grave colpo inferto a questa banda di spacciatori legati probabilmente a un’organizzazione ben più ampia.
I carabinieri hanno trovato anche diversi flaconi di acetone, che servivano per sciogliere lo stupefacente che poi sarebbe stato utilizzato secondo le metodologie in uso dagli spacciatori. Il blitz dei carabinieri del Nucleo operativo è avvenuto in zona stazione a Reggio Emilia.
Ecco come sono andate le cose, secondo quanto riferito direttamente dai militari in occasione della conferenza stampa. Nei giorni scorsi erano stati fermati tre cinesi: uno di loro era stato trovato in possesso di una modica quantità di shaboo-ice. Gli altri sembravano estranei alla detenzione dello stupefacente, ma i carabinieri hanno continuato a tenerli sotto controllo e ieri, in un hotel della stazione, hanno fermato uno dei cinesi e due vietnamiti, sequestrando l'ingente quantitativo di stupefacente, che è stato affidato al Reparto investigazioni scientifiche di Parma per gli accertamenti tecnici. Ora i carabinieri stanno cercando di capire a chi fosse destinato lo stupefacente. «Visto l'ingente quantitativo recuperato - ha spiegato il tenente colonnello Alessandro Dimichino, comandante del Nucleo operativo - è possibile ipotizzare un mercato esteso a tutto il nord Italia».
Questo tipo di droga, in genere, è diffusa tra gli orientali ed è probabile che venga utilizzata soprattutto da cinesi - fortemente presenti nella provincia reggiana - per poter lavorare ininterrottamente molte ore al giorno senza sentire la fatica. Ovviamente non si esclude una vendita anche a italiani, magari associata ad altre sostanze eccitanti per il classico 'sballò.
Le conseguenze per la salute, soprattutto nel caso di mix con altre droghe sintetiche, possono essere devastanti e portare, in situazioni estreme, anche alla morte.