Gazzetta di Modena

Modena

anche nella bassa

La grandine annienta campi, vigneti e frutteti

Le associazioni di categoria: «C’è chi ha perduto l’intero raccolto, qui ci vogliono aiuti»

2 MINUTI DI LETTURA





Ingenti i danni anche in agricoltura: dove il tornado non ha divelto frutteti e distrutto i macchinari, a far danni ci ha pensato la grandine. Colture annientate e si chiede una No Tax Area. L’area colpita copre gran parte della Bassa: Bastiglia, Bomporto, Soliera, San Prospero, Cavezzo e Camposanto oltre a parte del carpigiano, mentre Nonantola e Gaggio hanno pagato doppio pegno: grandine e tornado. I territori colpiti sono quelli già messi in ginocchio da sisma e alluvione. La calamità è arrivata in un momento delicato per l’agricoltura, in piena fioritura: «In alcune aree - hanno spiegato da Agrinsieme, il coordinamento delle principali organizzazioni agricole, Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative - è andato perduto il 100% di vigneti e frutteti, ma anche seminativi come mais, barbabietole da zucchero e frumento. Il tornado nella frazione di Gaggio e a Nonantola ha inoltre divelto impianti viticoli e frutteti pregiati, oltre a infliggere danni ad abitazioni e strutture. Stiamo valutando se ci sono le condizioni per richiedere lo stato di calamità». Confagricoltura fa un passo in più: «Basta sospensioni – ha spiegato il presidente dell’organizzazione agricola, Eugenia Bergamaschi – ai cittadini della Bassa serve una No Tax Area per risollevarsi dopo tutte le emergenze che hanno dovuto affrontare. In pochi minuti sono caduti 65 millimetri di pioggia e per oltre 17 minuti è caduta una fitta grandine, mettendo nuovamente in ginocchio gli agricoltori. Inoltre è di nuovo a rischio la tenuta degli argini dei fiumi. È inaccettabile che superata l’emergenza alluvione non si sia ancora pulito il letto del Secchia». Ma nei campi la portata del danno potrebbe emergere durante la raccolta della frutta. «Pere e ciliegie – hanno commentato dalla Coldiretti – erano in avanzato stato di maturazione: i danni della grandine aumenteranno con la crescita dei frutti, inficiandone la qualità. Solo nei prossimi giorni sarà possibile una prima valutazione dei danni che, purtroppo, si andranno a sommare alle già ingenti difficoltà causate dalla recente alluvione e dal sisma 2012».

Andrea Minghelli