Gazzetta di Modena

Modena

SANFELICE 1893 BANCA POPOLARE. UN INTERVENTO DEL VICEDIRETTORE

Belloi: «Ecco cosa si è fatto per i terremotati»

Belloi: «Ecco cosa si è fatto per i terremotati»

«Moratorie sui mutui, finanziamenti per tasse e ricostruzione, nessun pignoramento»

2 MINUTI DI LETTURA





Dopo la tranquilla assemblea di sabato scorso, Sanfelice 1893 Banca Popolare è al centro dei commenti nella Bassa per le rimostranze di alcuni contestatori diffuse tramite volantini. Dei temi su cui si basano le contestazioni si è occupata anche un’emittente televisiva e sono apparse scritte offensive contro il direttore della banca sui muri del centro storico di San Felice. I vertici di Sanfelice 1893 non intendono scendere in polemica con il gruppetto di contestatori ma il vicedirettore Vittorio Belloi non si è sottratto a domande sui temi più caldi.

Cosa ha fatto la banca per clienti e imprese nella ricostruzione post-sisma?

«Le aree principali d'intervento - dice Belloi - sono state le moratorie sui mutui in essere a privati e imprese, i finanziamenti tasse, i finanziamenti per la ricostruzione "Cambiali Errani", i finanziamenti ponte e gli anticipi sui contributi. Ecco qualche numero: interruzione pagamenti rate con moratorie su oltre 130 milioni di debiti; 6.000 rate sospese, oltre 1.200 finanziamenti oggetti di moratorie e finanziamenti tasse per 20 milioni di euro».

Cos’è successo a quei clienti che avevano un mutuo, hanno avuto danni all'immobile e si sono trovati, causa sisma, nella condizione di non riuscire a pagare le rate?

«Chi per il sisma non poteva sostenere temporaneamente le rate del mutuo, avendo subito danni all'immobile oggetto del finanziamento, ha ottenuto dalla banca da un lato tutte le moratorie di sospensione del pagamento del finanziamento e dall'altro lato il supporto per presentare la documentazione necessaria per avere i contributi regionali per il ripristino dell'immobile danneggiato. Sarebbe stato illogico rivalersi su un immobile danneggiato mentre il vero interesse della banca è la ripresa del normale pagamento delle rate del mutuo e il ripristino dell'immobile oggetto della garanzia e del finanziamento».

Ma è vero che le banche si comprano in asta gli immobili dei debitori pignorati?

«Non è vero - chiarisce Belloi - per chi è stato colpito dal terremoto. In generale però è vero che, se siamo costretti a pignorare l'immobile di un cliente in seguito al mancato pagamento delle rate, questo accade in conformità a strette condizioni normative. È un dovere verso i soci e i depositanti recuperare tutto quello che riusciamo del credito concesso e per farlo può essere necessario partecipare ad aste pubbliche, aperte a chiunque, e in qualche caso acquisire l'immobile, evitando che i prezzi scendano troppo a beneficio della speculazione. Infine, riguardo la nostra sede, vogliamo permettere alla banca di ritornare entro la fine del 2014 a San Felice in un immobile riqualificato secondo i più rigorosi principi antisismici».