CEMENTO NEL PARCO/«Chioschi, cerchiamo alternative»
L’assessore Prampolini: con i gestori valutiamo come salvare la stagione estiva
L'amministrazione non ha ancora abbandonato l'idea di salvare la stagione dei gestori delle “baracchine” al parco della Rimembranza, tanto che ieri l'assessore al centro storico Stefano Prampolini ha detto che «abbiamo ancora alcune settimane, fino alle elezioni del 25 maggio, per provare a risolvere la situazione: non gettiamo certo la spugna e il confronto con i gestori dei chioschi continua ad essere aperto. Penso e spero che nelle prossime settimane arrivi una soluzione o al parco o presso altre zone che sto valutando insieme al sindaco e all'amministrazione. Abbiamo ben presente la problematica e per questo puntiamo su dialogo e trasparenza. Il degrado e il parco deserto dispiacciono a tutti». Come si sa la situazione al parco della Rimembranza di viale Martiri è particolarmente negativa con una inchiesta in corso che ha visto il sequestro da parte della Procura di quattro cantieri per la realizzazione dei nuovi chioschi, con le colonne in cemento armato dentro il verde storico tutelato. Nei giorni scorsi è inoltre arrivato il settimo esposto contro questo progetto comunale.
L'amministrazione comunale da parte sua continua i lavori pubblici nell'area antistante i cantieri sequestrati. Si tratta della “promenade del parco” - il Comune nei comunicati la chiama proprio così, come sulla Costa Azzurra - ossia dei lavori dei sottoservizi per i chioschi, che al momento non ci sono. L'amministrazione comunale spiega che i tecnici nella posa dei tubi per la rete fognaria faranno assoluta attenzione alla presenza delle piante vincolate del parco.
Proprio in queste ore i tecnici comunale stanno lavorando sul viale delle Rimembranze nel tratto compreso tra largo Risorgimento e via de Fogliani per realizzare la rete fognaria principale e la riqualificazione della pista ciclabile che transita su quel lato. Se le condizioni meterologiche lo consentiranno, i lavori finiranno entro il 9 maggio, in modo da poter iniziare quelli successivi tra via De Fogliani e via Cavedoni che completeranno la parte pubblica dello sfortunato progetto di riqualificazione. «Stiamo posizionando - spiega Nabil El Ahmadie, dirigente del settore tecnico manutenzione del Comune - la rete di scolo delle acque piovane attraverso due tubi di 40 e 20 centimetri. In tutto ci saranno 120 metri lineari di rete fognaria». I lavori proseguono con l'assistenza della Soprintendenza beni archeologici.
Stefano Luppi