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In difficoltà con l’affitto? Il Comune ti dà una mano

In difficoltà con l’affitto? Il Comune ti dà una mano

Confermato il bando da oltre un milione di euro per le famiglie vittime della crisi Soldi ai proprietari degli alloggi per bloccare lo sfratto. Chi può fare domanda

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Anche per il 2014 è confermato il bando locale di sostegno alle famiglie in difficoltà nel pagamento dell’affitto, «con particolare attenzione a quelle in cui almeno un componente si trova in situazione di disagio lavorativo».

Da lunedì fino a venerdì 6 giugno sarà possibile presentare domanda di partecipazione all’ufficio Area servizi per la casa. Il Comune metterà a disposizione un milione di euro, cui si aggiungono altri 135mila euro finanziati dalla Regione.

«L’obiettivo è favorire la permanenza nelle abitazioni di inquilini in difficoltà nel pagamento del canone - spiega l’amministrazione - Il Comune verserà il contributo, che potrà variare dai 2mila ai 3mila euro a seconda del reddito Isee, in un’unica soluzione, per conto degli inquilini direttamente ai proprietari degli alloggi, che si impegnano a non avviare o a sospendere eventuali azioni di sfratto per il periodo coperto dal contributo erogato».

«Con questo bando sarà possibile sostenere numerose famiglie in difficoltà, che vanno ad aggiungersi alle circa 259 seguite dall’Ufficio Casa per evitare lo sfratto esecutivo e alle 505 famiglie seguite con contributi dal Servizio sociale di base a sostegno dell’affitto», afferma l’assessore Francesca Maletti. «Anche quest’anno abbiamo ritenuto di dare priorità alle famiglie in cui almeno un componente vive situazioni occupazionali difficili, sempre più in aumento a causa del perdurare della crisi. Famiglie che prima della crisi economica e occupazionale erano autonome e che oggi si trovano in situazione di morosità non per colpa loro».

Condizione per partecipare al Bando per l’affitto è infatti che almeno un componete del nucleo familiare a partire dall’1 luglio 2013 si sia trovato in situazione occupazionale difficoltosa. Tra i requisiti, un valore Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) familiare non superiore a 17mila euro, la residenza nel Comune di Modena e la titolarità di un contratto di affitto. «Gli inquilini beneficiari si impegnano a rinunciare a eventuali altri benefici erogati dai Servizi sociali del Comune nello stesso periodo».

«I nuclei richiedenti devono presentare la domanda sottoscritta anche dai proprietari dell’alloggio e nessuno dei componenti della famiglia deve risultare titolare di diritti di proprietà o comproprietà o altro diritto reale di godimento su beni immobili per quote pari o superiori al 50 per cento di immobili a uso abitativo situati in provincia di Modena». L’amministrazione comunale «eseguirà idonei controlli a campione volti ad accertare la veridicità delle informazioni fornite dalle famiglie cui verrà corrisposta la prestazione. In caso di dichiarazioni mendaci i benefici decadranno e scatteranno sanzioni penali (multe pecuniarie e detenzione fino a cinque anni)».

Info: Area servizi per la casa, via Cesare Costa 13, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e lunedì e giovedì anche dalle 14.30 alle 17.30.