Morto Nigel Stepney l’uomo che tradì la Ferrari
Nel 2007 era capo meccanico: fu lui a passare i progetti della F2007 alla McLaren È stato travolto da un camion in autostrada. Così venne scoperta la spy-story
FORMIGINE. È morto in un incidente stradale Nigel Stepney, 56 anni, ex ingegnere della Ferrari. Ex capo meccanico a Maranello, Stepney venne licenziato dal Cavallino per il suo coinvolgimento nella spy-story del 2007, in seguito alla quale lui fu condannato e la McLaren - alla quale aveva passato informazioni riservate - parò una multa perdendo anche tutti i punti nella classifica costruttori.
L'incidente è avvenuto nelle vicinanze di Ashford, nella contea del Kent, sud-est dell'Inghilterra. La polizia ha aperto un fascicolo per accertare la dinamica dei fatti. Sembra che Stepney sia stato travolto in piena notte da un camion, dopo essere sceso, per motivi sconosciuti, dal proprio van fermo sul ciglio dell’autostrada. Stepney - che all’epoca dei fatti abitava con la famiglia a Stella di Serramazzoni, in una casa preesa in affitto - lascia la moglie Ash e la figlia Sabine.
La notizia della morta di Stepney è stata resa nota dalla JRM Racing, la scuderia di automobili endurance della quale era entrato nel 2010.
Lo scandalo esplose sette anni fa quando venne trovato a casa di Mike Coughlan, capo progettista della McLaren, un fascicolo tecnico sulla Ferrari F2007 che quell'anno duellava con la scuderia inglese per la conquista del titolo mondiale. Coughlan fu licenziato dalla posizione di capo ingegnere alla McLaren ed espulso per due anni dalla Fia.
Come era entrato in possesso di quei documenti, in sostanza l'intero progetto della monoposto avversaria? Li aveva portati fuori dagli uffici tecnici di Maranello proprio Nigel Stepney, copiati su un cd dai computer ai quali aveva accesso. In una semplice busta, li aveva poi spediti a casa di Coughlan.
La manovra venne scoperta grazie a una leggerezza. Visto che il cd conteneva un numero spropositato di pagina - ben 780 - e che stamparle a casa avrebbe richiesto tempi lunghissimi, l'ingegnere McLaren ebbe un’idea poco brillante: incaricò sua moglie di portare il dischetto in una copisteria e ordinare la stampa del contenuto. Il titolare del laboratorio eseguì, ma capì che qualcosa non quadrava: stava stampando pagine e pagine di materiale tecnico su cui era impresso il marchio del Cavallino Rampante. Prese il telefono e chiamò direttamente lo stabilimento di Maranello.
Scattarono le indagini e ben presto la Ferrari - grazie anche al fatto che Coughlan “vuotò il sacco” per poter continuare a lavorare in Formula Uno - arrivò a capo del mistero. La McLaren venne multata di 100 milioni di dollari e venne squalificata nel campionato costruttori. Stepney venne prima licenziato, poi condannato a un anno e otto mesi di carcere con la condizionale.