Gazzetta di Modena

Modena

Seta: fioccano le punizioni sugli autisti

Seta: fioccano le punizioni sugli autisti

Giorni di sospensione e tagli agli stipendi per i disservizi sulle linee. Protesta la Faisa Cisal: non c’è possibilità di difendersi

3 MINUTI DI LETTURA





«Non vorremmo che Seta pensasse di tappare parte dei suoi buchi di bilancio, decurtandoci lo stipendio a forza di sospensioni dal servizio...». L'amara considerazione è di Giuseppe Rendace, segretario della Faisa Cisal, sindacato degli autisti del servizio di trasporto pubblico. Autisti tra i quali sta crescendo la preoccupazione per la raffica di provvedimenti disciplinari per mancanze che avrebbero compiuto nel corso del loro servizio; provvedimenti che contemplano la sospensione per uno o più giorni lavorativi. E ogni giorno di sospensione dal servizio comporta che il dipendente punito non vada al lavoro con taglio allo stipendio. «In pratica perdiamo cento euro a giornata, che a fine mese non ci troviamo nello stipendio. In alcuni casi le giornate di sospensione sono state anche due o tre fino ad arrivare a dieci giorni una volta sola...» spiega Rendace.

Ma quali sono le mancanze che vengono contestate agli autisti? Nella maggior parte dei casi si tratta di passaggi anticipati alla fermata dei bus, passaggi in ritardo oppure ancora mancata fermata in corrispondenza dell'utente, che quindi è rimasto a piedi. «Tutti problemi che, se si sono verificati, è giusto siano sanzionati - spiega Rendace - Sia ben chiaro, visto che solitamente questi provvedimenti disciplinari sono il frutto delle segnalazioni degli utenti vittime dei disservizi. Tuttavia , da parte nostra, ci sono forti dubbi su come queste sanzioni vengono rilevate, verificate e quindi erogate». E qui Rendace spiega che gli autisti contestano i tempi di notifica e l'attendibilità «Sempre piú spesso vengono notificate punizioni alcuni mesi dopo i fatti, e gli autisti non sono in grado di ricordare quanto accaduto all'epoca, controbattere e contestare gli episodi . E questo aumenta il rischio che vengano punite le persone sbagliate in modo ingiusto. Le segnalazioni degli utenti infatti sono spesso imprecise, nel senso che segnalano il disservizio limitandosi a comunicare la linea, ma non il numero della vettura. Al che può capitare, come a me, di essere puniti in un giorno in cui si era in servizio su un percorso diverso da quello in cui si era verificato il problema...».

Due, quindi, le richieste: tempestività nelle segnalazioni e massima precisione nelle contestazioni «perché ne va dei nostri stipendi e di questi tempi 100 euro o anche di più in meno in busta paga non sono pochi...». A questo si aggiunge anche il malessere degli autisti per il fatto che tale severità rispetto ai disservizi (ritardi, corse saltate eccetera) non verrebbe usata in altre province. O, peggio - si sospetta - a Modena ci sarebbero disparità di trattamenti tra autista ed autista. Tizio appena capita è punito, con Caio, invece, si chiude un occhio.... Come uscirne? «L'azienda si era impegnata da tempo normare insieme ai sindacati questa procedura - ricorda Rendace - Ma ad oggi non è stato fatto. Intanto le punizioni e i tagli di stipendio fioccano...». Il sindacato, se a breve non si arriverà a normalizzare la situazione, non esclude di tornare sul piede di guerra.

Andrea Marini