Gazzetta di Modena

Modena

Ecco cosa succede per le udienze

Ma come funziona, in concreto, il pendolarismo degli incartamenti nel passaggio tra i vecchi uffici e le nuove destinazioni? Proviamo a fare un esempio partendo da un caso pratico che è destinato a...

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Ma come funziona, in concreto, il pendolarismo degli incartamenti nel passaggio tra i vecchi uffici e le nuove destinazioni?

Proviamo a fare un esempio partendo da un caso pratico che è destinato a riptersi per altre sedi.

Il giorno 8 maggio è prevista un’udienza a Vignola; i fascicoli sono stati portati a Modena, gli avvocati o le parti per consultarli devono venire in città prima di quella data.

Sempre che, ovviamente, nel trasloco siano stati messi nelle scatole ordinatamente e che i cartoni siano stati chiusi correttamente, riportando bene in vista i numeri di serie dei faldoni con relativa data di iscrizione nel registro generale.

Se tutto è stato fatto con scrupolo e i funzionari a Modena hanno avuto la fortuna di trovare il posto disponibile per impilare i pacchi - tutti vicini - e i lavoranti li hanno messi in fila con i numeri ben visibili, ecco che si possono cercare con qualche ragionevole speranza. Ma siamo solo a metà del labirinto. Poi bisogna trovare chi sia disposto, come in un domino, a spostare scatole e pratiche che stanno al di sopra del fascicolo cercato, fotocopiare ciò che serve o accludere ciò che manca. E infine è indispensabile ricominciare da capo tutte le operazioni in senso inverso. Pratica dopo pratica. Ma chi ne risponde se nel trasferimento sparisce qualcosa? Mancando i documenti i processi diventano impossibili. E tutto questo per cosa? Per tornare, nel nostro caso, l’8 maggio nella vecchia sede di Vignola per l’udienza, con gli atti giudiziari in discussione quel giorno, pronti per essere aperti, timbrati e rispediti a Modena.