Lasciate posto al bensone con le fragole
Forse il saldo "troppo positivo" di calorie o più probabilmente la sensazione di soddisfatta sazietà, fatto è che sulle tavole tradizionali modenesi, al dolce si arriva un po' con sufficienza o, se...
Forse il saldo "troppo positivo" di calorie o più probabilmente la sensazione di soddisfatta sazietà, fatto è che sulle tavole tradizionali modenesi, al dolce si arriva un po' con sufficienza o, se non si slaccia la cintura, sofferenza. Così i dessert all'ombra della Ghirlandina possono al massimo ambire all'oscar quale migliore attore non protagonista. Eppure sono convinto che se non fossero preceduti da tortellini, lasagne, zamponi e gnocchi fritti, godrebbero di ben altra considerazione. Dalla zuppa inglese, che pare esser nata nei dintorni a dispetto di un nome “esotico”, agli amaretti ricchi di albume e mandorle amare, ai tortelli fritti alla crema o meglio di celestiale "savor", all'irraggiungibile e brevettata "Barozzi" o alle tagliatelle dolci fritte, domenicale variazione sul tema delle amate sfogline nostrane. È un lungo elenco che non finisce certo qui, ma data la stagione, concludo c.on il mio preferito: il Bensone. Ora che è il momento delle fragole nostrane, il mio consiglio è di non terminare un pranzo importante senza una coppa di fragole fresche, ben mature, tagliate a spicchi sottili e servite nappate con sciroppo ottenuto lasciando altre fragole a candire nello zucchero semolato. Il sugo ottenuto oltre a condire le fragole sarà un nettare nel quale inzuppare una fetta del magnifico bensone. E le fragole in canditura? Cuocete lentamente e fatene composta per crostate…..