Psicofarmaci, quali conseguenze dopo anni di cure?
Che effetti hanno gli psicofarmaci? Esistono evidenze scientifiche sulla loro efficacia? Aiutano davvero a guarire? Sono questi i temi che saranno affrontati dopodomani, 6 maggio, nel convegno...
Che effetti hanno gli psicofarmaci? Esistono evidenze scientifiche sulla loro efficacia? Aiutano davvero a guarire?
Sono questi i temi che saranno affrontati dopodomani, 6 maggio, nel convegno organizzato dall’Ausl presso la Palazzina Pucci e che affrontano il cuore del problema, ovvero l’uso di psicofarmaci prolungato negli anni. Si partirà da “Indagine su un’epidemia”, il libro del giornalista statunitense Robert Whitaker. Lo psichiatra Giuseppe Tibaldi riporterà, nell’affrontare il problema, la domanda che sta alla base del libro: «Se disponiamo di trattamenti davvero efficaci per i disturbi psichiatrici, perché la malattia mentale è diventata un problema sempre più rilevante?» Questo vale per gli Usa come in Italia: il consumo di psicofarmaci è aumentato più del 300% dal 2000 al 2008, secondo i dati del Rapporto dell'Agenzia Italiana del Farmaco, organo del Ministero della Salute. «Nel 2020 - aggiunge il rapporto - si prevede che la depressione, dopo le malattie cardiovascolari, sarà la patologia responsabile della perdita del più elevato numero di anni di vita attiva e in salute».