Parliamoci - Ricomincia la Via Crucis
Sembra quasi che il global warming abbia scelto Modena e provincia come teatro dei suoi avvisi ai naviganti inconsapevoli verso un futuro di mutazioni e disastri: per dire, chissà...
Sembra quasi che il global warming abbia scelto Modena e provincia come teatro dei suoi avvisi ai naviganti inconsapevoli verso un futuro di mutazioni e disastri: per dire, chissà perché soprattutto a noi, che lo stravolgimento climatico è già qui e fa danni, pesantissimi. Terremoto a parte (si fa per dire...) alluvioni e trombe d’aria ne avevamo avute: ci voleva un bel tornado, come esattamente va definito quello che mercoledì ha terrorizzato Castelfranco, Nonantola e dintorni. E nel susseguirsi degli eventi calamitosi, contro i quali uno per uno nulla si può, a cronicizzarsi è la difficoltà nel rassicurare la popolazione colpita che un aiuto nel riparare le conseguenze (materiali e non solo) ci sarà. Giovedì è ricominciata la via crucis che purtroppo ben conosciamo: richiesta dello stato di emergenza, rabdomanti dei bilanci e dei provvedimenti governativi già all’opera per individuare una falda anche minima da cui far sgorgare fondi e risarcimenti, cittadini e associazioni di categoria pronti a combattere la burocrazia e magari inscenare proteste nel poco tempo lasciato libero dalla fatica della pronta e a proprie spese ricostruzione. Perché cambierà il clima, anche in Italia, come già è cambiato, ma ciò che non cambia, che non si riforma, è la strutturale debolezza della politica di prevenzione e di successivo intervento in tema di disastri naturali. Come distratti da una forma clamorosa di rimozione collettiva, non riusciamo ad andare oltre ai piani di Protezione civile e alle strategie di contenimento del dissesto idrogeologico così efficaci da essere messe a repentaglio... dalle nutrie. Per poi ridurci alla sovvenzione emergenziale, drammaticamente faticosa in tempi di crisi, tagli e vincoli di spesa. Fino a quando la natura, che non siamo più abituati ad ascoltare, tornerà a parlarci, alzando ancora una volta un po’ la voce per farsi sentire. E noi ricominceremo a portare la croce, a chiederci cosa si poteva fare e dove si possono trovare quattrini che nessuno ha messo in preventivo di dover spendere, pensando ci fosse sempre il sole. Invece piove e pioverà ancora: a volte, anche molto forte.
@engraz