La “Carovana antimafia” sulle nuove schiavitù
Fa tappa anche a Modena la Carovana internazionale antimafie, l'iniziativa promossa da Arci, Libera e Avviso Pubblico in collaborazione con la Ligue de l'Enseignement e Cgil-Cisl-Uil. Partita da Roma...
Fa tappa anche a Modena la Carovana internazionale antimafie, l'iniziativa promossa da Arci, Libera e Avviso Pubblico in collaborazione con la Ligue de l'Enseignement e Cgil-Cisl-Uil. Partita da Roma il 7 aprile, la Carovana internazionale antimafie si concluderà in Francia e Spagna nel prossimo novembre: una iniziativa nata anche per sensibilizzare, per mantenere alto il livello di attenzione sulle infiltrazione soprattutto un’occasione per affrontare ad approfondire i temi correlati alla mafia, gli effetti e le ramificazioni nel tessuto sociale e d economico.
Domani alle 18.30 nella parrocchia cittadina della Beata Vergine Addolorata in via Guido Rangoni, si svolge un incontro sul tema “Dietro al lavoro: nuove schiavitù e diritti”. Partecipano il parroco della Bva don Paolo Boschini, Giorgio Bonini (Porta aperta), Silvia Rompianesi (cooperativa sociale Oltremare), Ciro Spagnulo (Cgil-Cls), Roberto Gardiello (Cisl) e Gerardo Bisaccia (Arci); coordina la giornalista Mariapia Cavani.
«La Carovana quest'anno ha come filo rosso la lotta alla tratta degli esseri umani - spiegano i promotori della Carovana - Complice un progetto europeo, denominato Cartt, che corre parallelamente alla Carovana italiana, nelle oltre settanta tappe si parla dei “nuovi schiavi”, con un occhio a coloro che non hanno diritti, lacerati dalle logiche per cui il profitto conta più dell'essere umano. Ogni tappa è occasione per condividere idee, informazioni, approfondimenti sui temi affrontati, saldare le esigenze e le proposte dei territori con quelle elaborate a livello nazionale, organizzare momenti pubblici di confronto, dare evidenza alle buone pratiche diffuse in tante parti di Italia».