Gazzetta di Modena

Modena

«La nostra città ha bisogno di legalità»

di Davide Berti
«La nostra città ha bisogno di legalità»

Aimi riunisce la squadra, il giudice De Robertis: «Questa amministrazione troppo spesso lontana dalla trasparenza»

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Una lista, tanti professionisti (soprattutto avvocati e commercialisti), ma soprattutto un unico messaggio uscito chiaro e a gran voce dalla presentazione dei candidati di ieri mattina al Caffè Concerto, dove Forza Italia ha rotto gli indugi: «Modena ha bisogno di legalità».

Un passaggio che è stato messo in luce da tutti coloro che, agli ordini di Enrico Aimi, hanno risposto “presente” alla chiamata del partito di Berlusconi: «Siamo la miglior lista della città, quella che più spazia tra le varie rappresentanze, quella che più di tutti mette in campo qualità e competenza».

Aimi cerca di motivare la truppa: «Sarà una sfida importante perché quello che vogliamo noi è molto chiaro: interrompere l’egemonia di una sinistra che a Modena non può più garantire nulla. L’obiettivo è il ballottaggio e non buttate l’occhio sui sondaggi: Berlusconi è in campo in prima persona e come sempre i sondaggi sono stati disattesi dall’esito delle urne. E sarà così anche questa volta. Già cinque anni arrivammo al ballottaggio poi qualcuno ai seggi si inventò magicamente qualcosa».

Sul tema della legalità torna il giudice Roberto De Robertis, una delle più autorevoli persone in lista per il partito di Berlusconi a Modena: «Penso che in questi anni - commenta l’ex presidente della sezione penale del tribunale di Modena - la nostra amministrazione abbia agito lontano dalla trasparenza e posso dire che, con l’esperienza maturata sul campo in tanti anni di studio della legge, i criteri di legalità spesso non stati tenuti in considerazione. È una amministrazione, questa, che non risponde più nemmeno a se stessa».

Tra coloro che hanno preso la parola anche Andrea Galli, capolista, Adolfo Morandi, capogruppo uscente, Sandro Bellei e anche il candidato alle europee Gianpiero Samorì: «Dopo tanti anni questa sinistra non può più essere propositiva: hanno ghettizzato la città, l’hanno spenta e ora propongono un candidato sindaco che viene da Fanano. Guardate cosa hanno fatto con le fondazioni: dovevano sostenere le città, e invece qui investono su Hera e Unicredit. Spero che la gente capisca che è ora di cambiare».