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La promessa di Reggianini «Centro diurno per disabili»

La promessa di Reggianini «Centro diurno per disabili»

CASTELFRANCO. Un nuovo centro diurno per 24 disabili: è uno dei tasselli del programma elettorale di Stefano Reggianini, che alle amministrative del 25 maggio corre per il secondo mandato. «In...

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CASTELFRANCO. Un nuovo centro diurno per 24 disabili: è uno dei tasselli del programma elettorale di Stefano Reggianini, che alle amministrative del 25 maggio corre per il secondo mandato.

«In questi anni - ha spiegato - abbiamo accantonato le risorse necessarie, un milione e 400mila euro, così come sarebbe già disponibile il terreno, dietro la scuola Guinizzelli, su via Muzza Corona, di proprietà del Comune. In questi cinque di amministrazione abbiamo trovato la nuova collocazione del centro Oasi e del laboratorio nel magazzino ex Boni. L’attività qui realizzata di inserimento lavorativo ha permesso di dare un lavoro a 293 persone disabili dal 2008 a oggi. Un risultato che ci incoraggia a continuare lungo questa strada».

Il progetto lanciato nel programma elettorale prevede un nuovo centro diurno che fonda insieme i due esistenti oggi: quello al parco Anec e quello nell'ex scuola di Recovato: «Il Comune - ha spiegato Reggianini - aveva già elaborato una progetto preliminare, che tiene conto di tutti i nuovi standard regionali richiesti in materia di servizi per non autosufficienti e disabili, con elevatissimi standard di qualità. Il centro potrà ospitare fino a 24 ragazzi, numero necessario viste anche le proiezioni di ragazzi disabili che diverranno adulti tra qualche anno e che ora frequentano le scuole dell'obbligo e sono seguiti dal servizio di neuropsichiatria infantile dell'Ausl. La gestione del servizio sarà pagata in buona parte dai Comuni del Distretto e dalla Regione, come avviene già oggi, ed è prevista la compartecipazione alle spese anche da parte delle famiglie».

«Per realizzarlo - ha chiuso Reggianini - il Comune ha già inoltrato domanda alla Fondazione Cassa di Modena ed è in grado di finanziarla con risorse proprie. Il terreno, inoltre, è già di proprietà pubblica. Le risorse sono però vincolate al Patto di Stabilità, chiediamo con forza che sia sbloccato». (a.m.)