Gazzetta di Modena

Modena

«Parco: stop ai lavori sulla passeggiata»

di Stefano Luppi
«Parco: stop ai lavori sulla passeggiata»

In Procura nuovo esposto dei residenti: con il cantiere comunale danni al verde. Ci sarebbero gli estremi per il sequestro?

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Gli ambientalisti e i residenti che si battono contro la cementificazione del parco della Rimembranza chiedono il sequestro anche del cantiere attualmente aperto dal Comune per realizzare i sottoservizi. In sostanza, secondo i ricorrenti, la rete fognaria che dovrebbe essere utilizzata anche dai quattro chioschi (attualmente sequestrati dalla Procura) non sarebbe legittima per vari aspetti burocratici. Il settimo esposto contro la cementificazione del parco della Rimembranza, depositato ieri con il corredo di 98 firme di cittadini e ambientalisti, prende in esame in modo capillare quelli che i ricorrenti definiscono "danni" all'area vincolata a due passi dal centro storico. Ambientalisti e residenti parlano infatti di «Nuovi danneggiamenti, deterioramenti e distruzione di verde nei suoi apparati radicali di piante ad alto fusto». I problemi si sarebbero verificati «Durante o lavori per la costruzione della rete fognaria da parte del Comune nell'unico cantiere ancora aperto, non sottoposto a sequestro preventivo e per scelta dell'amministrazione tuttora in attività». L'esposto, secondo quando raccontano i cittadini che ieri mattina l'hanno depositato alla Procura in corso Canalgrande, passa poi ad esempi concreti per fornire ai pm che stanno svolgendo le indagini elementi precisi di analisi della situazione attuale. «Vicino al chiosco El Paseo non risulterebbe agli atti del Comune nessuna approvazione dei lavori da parte della Soprintendenza, dunque ci sarebbero difformità, rispetto a quanto approvato dal Comune e dalla soprintendenza stessa, rispetto al nuovo tratto fognario per le acque meteoriche». Sempre sul tema spiegano i ricorrenti: «Sulla passeggiata ciclo-pedonale era già terminato un tratto di fognatura da usarsi per o chioschi, ma si tratta da opere da evitarsi in un parco storico: ogni modifica dell'ambiente fisico che sia dannosa all'equilibrio ecologico deve essere proscritta. Inoltre il Comune sta realizzando una variante al progetto, ma ci sarebbero altri danni a platani e verde». Altro problema secondo i ricorrenti è il degrado: «C'è l'esistenza - spiegano - di quantità consistente di materiale da rifiuto in corrispondenza dei chioschi El Paseo e Lido Park e tutto ciò è fonte di pericolo soprattutto per i bambini. Inoltre vicino alla giostra dei cavallini sono state installate attrezzature per la proiezione di film su telaio in acciaio: riteniamo che ciò non abbia avuto autorizzazione o nulla osta della soprintendenza». Oltre all'esposto appena consegnato alla Procura il procuratore capo Vito Zincani ne ha agli atti altri sei, depositati nel corso dei mesi dai residenti e dagli ambientalisti oltre che dal senatore Carlo Giovanardi e da Italia Nostra. Quest'ultimo, il primo ad essere presentato, è il documento sul quale la Procura ha aperto l'inchiesta in corso e sequestrato i quattro cantieri, mettendo nero su bianco parole molto dure contro il Comune, la Soprintendenza ai beni architettonici e anche i gestori. Giovanni Losavio, presidente di Italia Nostra Modena è stato il primo a parlare di «permessi a costruire illegittimi» perché il parco è vincolato, una opinione che fino ad ora il tribunale di Modena ha fatto propria. Ma non ci sono solo i temi legati ai tanti esposti giunti su questa vicenda perché gli ambientalisti continuano a segnalare l'attuale degrado del parco della Rimembranza, anche al di là delle parti sottoposte a sequestro. «Nei pressi del chiosco Bobotti - spiega Gaetano Galli - a seguito di scavi realizzati per posizionare le fognature e non reinterrati nella giusta maniera c'è un tratto del parco pericoloso soprattutto per i bambini. La zona andrebbe dunque transennata inoltre quella parte dei lavori fa parte di una variante non autorizzata né dal Comune né dalla Soprintendenza. Va inoltre segnalato che al parco, a fianco della giostra dei cavallini, esiste ancora oggi un vecchio chiosco realizzato con le forme di una villetta: vi è stata costruita un'area per la proiezione tv e per spettacoli vari, realizzata con una pavimentazione esterna in legno e vasi in cemento che delimitano la zona quasi si trattasse di una proprietà privata». Il Comune, da parte sua, ha confermato che a breve, lungo la “promenade” di viale delle Rimembranze nel tratto compreso tra largo Risorgimento e via De Fogliani, saranno realizzate la rete fognaria primaria e la riqualificazione della pista ciclabile esistente e che il verde è stato ampiamente rispettato.