Auto blu, Favia fa le pulci a Muzzarelli
L’ex M5S ne “denuncia” l’abuso: «Trecento euro al giorno». Replica: «Non sa che significa lavorare»
Si avvicinano le elezioni e ogni argomento è utile per rinfocolare polemiche e attaccare l’avversario politico. Oggi Giovanni Favia, ex-M5S, torna alla carica sulle spese per le auto blu della regione. Prnedendo di mira soprattutto l’assessore alle attività produttive Giancarlo Muzzarelli. «Nelle spese dell'assessore Muzzarelli il 92% e' il pagamento di auto a noleggio con conducente» e «l'80% delle spese sostenute nel 2013 dai 14 membri della giunta Errani per i viaggi e' stato impiegato per pagare le auto blu, tra noleggio di mezzi con conducente e utilizzo del parco macchine regionale». Così Favia riapre la polemica diffondendo sul proprio sito le spese degli assessori regionali nel 2013 e nei primi mesi del 2014, argomento gia' al centro di suoi scontri con il sottosegretario alla presidenza della Giunta, Alfredo Bertelli.
«L'assessore alle attivita' produttive e candidato a sindaco a Modena, per esempio, ha speso la bellezza di 109mila euro in auto a noleggio: il 92% della sua spesa complessiva, quasi trecento euro al giorno».
Immediata la replica di Muzzarelli: «Non avendo altri argomenti, Favia ciclicamente ripropone la notizia in base alla quale sono, dopo il Presidente, il componente della Giunta regionale che, per ragioni di ufficio, ha dovuto spostarsi con più frequenza. La cosa incredibile è che Favia non abbia la più pallida idea di cosa significhi partire alle sette del mattino e tornare a mezzanotte ed oltre, dopo avere percorso centinaia di chilometri per percorre la Regione da un capo all’altro. Probabilmente la sua idea dell’amministratore pubblico è che deve essere o un martire o uno che non si stacca mai dall’ufficio. Comunque, per conoscenza dei cittadini, visto che queste cose Favia non vuole o non è capace di intenderle, io ho lavorato oltre 330 giorni in un anno e ho partecipato a 526 iniziative nei diversi comuni della Regione, da Borgotaro a Rimini. Settantuno sono stati gli appuntamenti e sopralluoghi nei comuni terremotati, tre i viaggi a Roma per affrontare crisi aziendali, più i numerosi tavoli romani per il sisma, il no al gas di Rivara, il coordinamento delle politiche di green economy regionali. Se Favia pensa che tutto questo si possa fare solo coi mezzi pubblici o guidando da soli, si accomodi».