Tornado 2013, ancora nessun rimborso
«Danni tutti contabilizzati, attendiamo le decisioni del commissario Mainetti». Assistite ancora tre famiglie senza casa
I tornado di una settimana fa riportano in auge quelli del 3 maggio 2013 e che hanno colpito Castelfranco e San Martino Spino, per i quali i rimborsi per chi ha avuto danni non sono ancora arrivati. Un problema in più per hi ha vissuto il dramma nei giorni scorsi. Per la calamità del 2013 «abbiamo contabilizzato tutti i danni – spiega il sindaco di Castelfranco, Stefano Reggianini – e all’interno del riconoscimento dello stato d’emergenza fatto a suo tempo è in piedi il percorso per avere la copertura dei danni, al netto delle coperture assicurative. Per adesso non è stato erogato alcun tipo di indennizzo, però l’ambizione è di arrivare a definire la copertura economica e finanziaria con l’aiuto del commissario straordinario Mainetti». Diversa invece la situazione per i sostegni economici a chi un anno fa ha perso la casa e ha dovuto trovare una sistemazione alternativa. A Castelfranco sono ancora tre le famiglie sfollate; per loro, ha continuato il sindaco, «il contributo arriva ed è regolare. Fa parte del Decreto Emergenza che scadrà a fine mese ma che credo verrà ragionevolmente rinnovato e prorogato». Insomma, le pratiche del 2013 non si sono ancora chiuse e il 30 aprile il meteo ha bissato. In questi 7 giorni dopo il “giorno 0” si sono raccolte le macerie e molte aziende sono ripartite. «Poi – continua Reggianini - partirà il percorso di quantificazione dei danni, anche qui al netto delle assicurazioni, di fatto noi abbiamo suggerito di usare le schede già utilizzate per la tromba d’aria dell’anno scorso. Penso, ma è una mia riflessione, che verrà emanato un decreto che dichiara lo stato d’emergenza. Fatto il decreto si attiverà il percorso di confronto con enti locali, cittadini e imprenditori per verificare la possibilità di dare copertura non solo agli interventi emergenziali di protezione civile, come le coperture sui tetti fatte dai vigili del fuoco o la rimozione delle piante pericolanti. Se ci saranno le condizioni per avere la garanzia del risarcimento dei danni questo lo matureremo nel confronto che sarà fatto nelle prossime settimane. Dovremo vederci con i sindaci di Nonantola e San Cesario, l’assessore regionale alla protezione civile Paola Gazzolo e il direttore della protezione civile regionale». Intanto qualcosa si muove in agricoltura: «Ci stiamo attivando – spiega Tiberio Rabboni, assessore regionale – per fare un bando simile a quello fatto dopo le trombe d’aria del 2013, usando economie sul Piano di Sviluppo Rurale». Ma si applicherà solo alle imprese agricole colpite nei Comuni di Nonantola, San Cesario e Castelfranco e nei territori in fase d’accertamento: una beffa per gli agricoltori colpiti dalla grandine.