Gazzetta di Modena

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Treno guasto, viaggiatori “abbandonati” a Soliera

di Rino Filippin
Treno guasto, viaggiatori “abbandonati” a Soliera

Linea Carpi - Modena. Un’ora sulla banchina ad aspettare il mezzo sostitutivo. Donna malata di tumore perde la seduta di chemioterapia. Furiosi i duecento pendolari: «Vergogna»

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Oltre duecento passeggeri delle Ferrovie dello Stato bloccati per un’ora sulla banchina della stazione in disuso di Soliera. Tra le vittime dell’ennesimo disservizio anche una signora malata di tumore che aveva un appuntamento per la chemioterapia al Policlinico. La cura e tutti gli altri appuntamenti di lavoro e studio degli altri viaggiatori, sono saltati a causa di un guasto del motore del treno che effettuava la corsa tra Carpi e Modena.

«Sono salito sul treno alle 9 a Carpi - dice un pendolare - e sono arrivato in ufficio a Modena verso mezzogiorno. Mi pare una vergogna che si debba pagare un biglietto senza avere la certezza del servizio».

Tentiamo di ricostruire la giornata sulla base degli elementi raccolti direttamente dai viaggiatori. «Alle 8.27 - racconta uno studente - si sono guastati i meccanismi di alcuni passaggi a livello. Il macchinista, invece di procedere a passo d’uomo come ho sempre visto fare in casi simili, ha preferito, forse per la massima sicurezza, allertare le forze dell’ordine affinché presidiassero i vari punti in cui i binari non erano protetti. Così il traffico sulla linea ha iniziato a rallentare drammaticamente. Poi - continua - è stata la volta del treno che dalle 9 è partito per Modena. Già dopo la partenza - spiega - abbiamo capito che c’era qualcosa che non andava. Il treno “starnutiva”, poi a un certo punto abbiamo sentito come un’esplosione: era il motore che aveva definitivamente cessato di funzionare. Eravamo nei pressi della stazione di Soliera che, come noto, è in disuso da anni. Erbacce dappertutto, nessun bar. Ci hanno fatto scendere in attesa che venisse trovata una soluzione».

I viaggiatori sono rimasti sulla banchina per oltre un’ora. Qualcuno ha anche perso la pazienza e ha iniziato a offendere a voce alta i ferrovieri. Fortunatamente i dipendenti di “Rfi” hanno mantenuto la calma e non si è arrivati alle mani come poteva anche accadere. Dopo un’ora circa, è giunto un nuovo treno che ha trainato quello guasto. «Il mezzo giunto a Soliera - racconta una pendolare - era stracolmo di passeggeri, così siamo arrivati a Modena in piedi, sballottati come bestiame».

«Una vicenda - ha affermato l’ingegner Angelo Frascarolo, presidente del comitato utenti Carpi - Modena - che si commenta da sola. La verità è che treni e apparecchiature varie (vedi i passaggi a livello), sono spesso obsolete e il servizio è sempre più spesso a rischio interruzione. Questo è il frutto di una miopia politica che ha lasciato per anni il trasporto ferroviario locale in condizioni di semiabbandono e i risultati oggi si vedono, eccome». Chissà se il futuro sindaco saprà tutelare il trasporto pubblico...