Cadono controsoffitti, rabbia alle Bosco
I genitori, inascoltati, avevano già chiesto interventi di messa insicurezza con una lettera inviata al sindaco Luca Caselli
Dopo mesi a chiedere un intervento, è ormai il momento della rabbia per i genitori e il personale delle scuole primarie San Giovanni Bosco, quartiere Pontenuovo, dove l'altro giorno alcuni pannelli di controsoffitto si sono staccati e sono caduti a terra. È accaduto nei corridoi, ma a rischio ci sono anche alcune aule e soprattutto è accaduto in orario di pausa dalle lezioni, con gli alunni presenti, anche se, riferiscono dalla scuola, nessuno è stato colpito o si è fatto male.
La protesta, che in queste ore sta arrivando sul tavolo del sindaco Caselli sia dai genitori che dalla direzione didattica, dipende dal fatto che la situazione è nota da tempo: ci sono infiltrazioni dal tetto che stanno progressivamente danneggiando la copertura delle aule; il problema è stato segnalato diverse volte e ci sono state ripetute promesse di intervento ma non c'è stata alcuna azione concreta, che a questo punto dobbiamo probabilmente ritenere rinviata alla prossima legislatura e comunque a dopo la fine delle scuole. Si sperava forse che il soffitto tenesse fino al termine dell'anno scolastico, in modo da lavorarci con calma, ma così non è stato e le ultime settimane molto piovose hanno avuto un effetto molto nocivo sulla copertura, che invece era stata risparmiata dalla neve, assente a Sassuolo quest'inverno e che invece lo scorso anno aveva dato il suo contributo al peggioramento della situazione.
Il problema delle infiltrazioni infatti è annoso ed è anche fra quelli citati pochi giorni fa in una lettera che i rappresentanti di istituto del comprensivo numero 3, Sassuolo sud, hanno inviato al sindaco Caselli e all'assessore alla pubblica istruzione Claudio Corrado per lamentare l'assenza di interventi nelle loro scuole, a differenza di quanto disposto in altri plessi, per esempio alle Leonardo Da Vinci, che vedranno sostituiti gli infissi con un intervento da 60mila euro. Fra i non pochi problemi che la lettera denunciava c'era anche quello delle perdite di acqua dal soffitto della scuola San Giovanni Bosco, “dove – diceva la missiva – si fa lezione con i secchi per terra”. La San Giovanni Bosco è una delle scuole di più recente costruzione nel panorama dell'edilizia scolastica comunale ed è anche una delle strutture più attrezzate e adeguate: fra l'altro è balzata agli onori delle cronache nazionali da poco perchè ospita lo Splash Museum, il primo museo di arte infantile d'Italia, che ha suscitato l'interesse della stampa nazionale e di alcune emittenti televisive. Un'eccellenza nella didattica, non premiata però dalla qualità della struttura che in assenza di manutenzioni e a causa di questo specifico problema si sta deteriorando. La San Giovanni Bosco è anche l'unica scuola di Sassuolo che ospita sul tetto un impianto fotovoltaico che ne riduce i consumi energetici. Basterebbe che parte di questi risparmi tornassero alla scuola in termini di lavori.