La Borghi si allea con la belga Boucherie
Obiettivo dell’integrazione: sviluppare nuove tecnologie per ampliarsi sui mercati esteri
La Borghi spa di Castelfranco, azienda leader nella produzione di tecnologia per le spazzole casalinghe, tecniche ed industriali, ha unito le proprie forze con quelle della Boucherie N.V., azienda belga anch'essa leader nella produzione di automazione per produrre spazzole in particolare spazzole dentarie. Questa integrazione ha portato le due aziende ad essere così il gruppo più importante del settore a livello globale. Ogni azienda manterrà la propria identità, non nascerà nessuna nuova società per intenderci, ma verranno sviluppate insieme nuove tecnologie per affrontare al meglio la costante espansione alla quale entrambi i gruppi sono proiettati.
La Borghi nasce nel 1948, vanta un'esperienza di quasi settant'anni, con forte propensione all'export che rappresenta il 95% del fatturato e attualmente ha 190 dipendenti. Discorso analogo per la Boucherie, presente da 85 anni sul mercato, 220 dipendenti senza contare tutto l'indotto per entrambe le realtà.
Un premio vinto dalla Borghi ha acceso l'interesse della ditta belga. Tra le due aziende è nata subito una speciale empatia che ha portato alla stipula dell'integrazione, rendendole uniche nel settore in fatto di proposta di mercato. «I belgi sono molto forti in settori in cui noi eravamo marginali o per nulla presenti - spiega Paolo Roversi, general sales manager di Borghi - Ora, con loro, possiamo ampliare l'offerta e idem per loro nei nostri confronti». La Borghi si è ripresa bene dalla cassa integrazione alla quale l'azienda aveva dovuto ricorrere nel 2010 per pochissimi mesi, grazie all'attuazione di diverse azioni commerciali di mercato che hanno portato a smuovere rapidamente gli ordini e far ripartire la produzione. «Possiamo disporre di un portafoglio ordini tra le due aziende che non si vedeva da qualche anno - chiosa Roversi - Abbiamo lavoro già pianificato per i prossimi mesi. Non prevediamo assunzioni, ma ce le auguriamo sempre. La nostra ambizione è quella di crescere e sicuramente non quella di calare».
I mercati di riferimento della Borghi sono quelli denominati BRIC: «Il mercato cinese lo stiamo affrontando da dentro, con due nostri agenti che si sono trasferiti là ed entrati in aziende per fornirle da dentro. E’ un mercato complementare al nostro, non concorrenziale – spiega Roversi - La stessa cosa vale per l’India, dove siamo presenti con una sede di nostra proprietà. Importantissimo è il Brasile dove anche lì abbiamo una sede di proprietà, ed in generale tutto il Sud America. Un discorso diverso è da affrontare per l'Africa, dove abbiamo 2 persone che si occupano della zona, ma ancora nessuno stabilimento. In Europa stiamo cercando di aprire una sede in Polonia».