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Nonantola, le ricette dei candidati a sindaco

Nonantola, le ricette dei candidati a sindaco

 Vivace confronto pubblico su sicurezza, urbanistica, tasse e turismo

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NONANTOLA. In vista delle elezioni amministrative si è tenuto a Nonantola un vivace confronto tra i candidati alla carica di sindaco e le associazioni di categoria. C’erano Federica Nannetti del Pd, sostenuta anche dalla lista civica “Nonantola Bene in Comune”; Matteo Malaguti, con la lista civica “Nonantola nel Cuore”; Giorgio Ferri, con lista civica “Amo Nonantola”. Assente Gian Luca Panzetti, candidato di Rifondazione. Le imprese hanno presentato un documento dal titolo “Le proposte delle imprese per il rilancio dell’economia”. Il primo punto affrontato è stato quello del sostegno allo sviluppo e delle proposte di ciascuno per un rilancio dell’economia locale. Ferri si è impegnato a «puntare a un’incentivazione delle attività tradizionali come l’artigianato. Avremo maggior attenzione alla sicurezza e promuoveremo i mercati come contraltare dei centri commerciali. Vogliamo incentivare il turismo e riconsiderare gli accessi al centro storico. Tutto ciò deve, però, passare per l’ottica del rispetto, parola d’ordine del programma elettorale di “Amo Nonantola”». Per Malaguti «l’impoverimento e il degrado del centro storico e del commercio sono sotto gli occhi di tutti». «Se si pensa che già da Provincia e Comune è arrivata l’autorizzazione alla creazione di un secondo centro commerciale, si capisce la miopia di scelte politiche della giunta. Scelte alle quali noi di Nonantola nel Cuore ci opponiamo fermamente. Dieci anni di Giunta Borsari hanno portato a questo. Basti pensare che è rimasto lettera morta un documento approvato in Consiglio che avrebbe riportato il mercato nel centro storico. Sicurezza? Avevamo proposto vigili di quartiere affinché la polizia municipale si fosse occupata, invece, di svolgere compiti di sicurezza. Proposta ignorata anche questa». Nannetti punta ad avere «una visione unica della città». «Una visione d’insieme, mai frantumata, mai parcellizzata. Il Programma di riqualificazione urbana deve tener conto della tangenziale, il cui tratto andremo ad inaugurare nelle prossime settimane. Riqualificheremo anche la mobilità dolce. La Regione ha previsto il finanziamento per la prima parte del progetto partecipato. È valido, è costruito bene, è condiviso. Inizieremo con piazza Liberazione e sarà solo il primo passo per la riqualificazione della città. Per quanto riguarda la sicurezza, noi del Pd usiamo dire che l’ottica deve essere quella della coesione sociale. A mio avviso è importante il presidio del territorio ma in modo visibile e formale. Con maggior attenzione su alcuni punti critici». È stato toccato anche il delicato tasto della pressione fiscale e della tassazione locale. Malaguti ha evidenziato che «la pressione è troppo elevata. Basti pensare che dai 302 euro del 2010 si è passati ai 762 attuali. Vorrei meno burocrazia, meno Stato, più sussidiarietà con il coinvolgimento di privati in settori specifici. L’Unione dei Comuni? Una sovrastruttura inutile». Pronta la replica di Nannetti: «È facile parlare di burocrazia, ma la burocrazia non è altro che il percorso codificato che viene chiesto a chi amministra. So che anche parlare di politica pare, in sé, tema spinoso. Ciò avviene solo quando si dimentica che politica significa amministrazione della cosa pubblica, dei beni comuni, della vita comune. Credo nell’Unione dei Comuni ma capiamo anche la difficoltà della Unione a sei e a sette con Modena. Ciononostante, ricordiamoci che è un modo valido per fare rete, per ottimizzare i costi e per avere più forza di contrattazione». Ferri ha riportato l’attenzione «sul finanziamento alle piccole imprese. È qui dove vogliamo mettere l’accento. Le ditte locali fanno salti mortali per sopravvivere. Perché non pensare ad agevolazioni fiscali per i locali sfitti?». L’intervento di Malaguti si è concentrato sul no all’unione con Modena: «Solo la fusione dei Comuni porterebbe risparmio. L’Unione, viceversa, è inutile. Il mio giudizio su l’Unione di Sorbara è da sempre totalmente negativo. Turismo? Nonantola dovrebbe farla da padrone, ha lo stato di città d’arte, non dimentichiamolo. Invece, basta guardarsi intorno per vedere il fallimento. Nannetti è stata assessore al turismo, lo sa». Sul turismo, Ferri propone «un circuito per il centro storico affinché i nostri beni artistici siano visitabili. Con il sistema del biglietto unico». Nannetti scommette su «una città a vocazione turistica, ma tutti i temi vanno legati a una visione d’insieme. La prima cosa deve essere l’agibilità e la disponibilità dei monumenti colpiti dal sisma. Se siamo più forti, come l’allargamento della Unione dei Comuni consentirà, avremo più accesso ai fondi europei».

Patrizia Cantusci

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