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«Pazienti a rischio all’ospedale»

«Pazienti a rischio all’ospedale»

Mirandola. Il Nursind: «Toglieranno un infermiere per turno dal pronto soccorso»

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MIRANDOLA. «I continui tagli al personale mettono a repentaglio la qualità dell’assistenza». La denuncia giunge dal sindacato degli infermieri. Il NurSind Modena teme che nuove riduzioni al pronto soccorso di Mirandola mettano a rischio la vita dei pazienti. «Il pronto soccorso dell’ospedale rappresenta un punto di riferimento per la gente dell’Area Nord - spiega Alberto Scigliuzzo, segretario amministrativo del sindacato - che conta circa 90mila abitanti ed è capace di gestire più di 23mila accessi annui, con una percentuale complessiva di ricoveri pari all’11,44% del totale degli accessi. Al momento gli infermieri in turno sono quattro. La decisione dell’Ausl è quella di passare a tre: questo significherebbe mettere a rischio la vita dei pazienti».

Scigliuzzo ricorda che il numero non sempre è effettivo. «Presso il pronto soccorso è attiva 24 ore su 24 una postazione fissa di 118 (auto medica e ambulanza) che quando viene chiamata vede staccarsi un’unità infermieristica dal pronto soccorso per uscire in strada. In questo caso gli infermieri che rimarrebbero in servizio sarebbero solo due, un infermiere impegnato a fare triage ed un altro in osservazione breve intensiva, distante dal triage. Se a questo si aggiunge che, durante i festivi e la notte, il laboratorio analisi è chiuso e gli infermieri devono fare le analisi del sangue provenienti da tutti i reparti presso il locale per i test al point of care (Poct), di tempo da dedicare ai pazienti ne rimane veramente poco».

Il sindacato critica «la scelta dell’Ausl di affidare le analisi del sangue durante la chiusura del laboratorio ai Poct», in quanto «escluderebbe già da subito la possibilità di poterle fare per tutti i reparti del Santa Maria Bianca». Dai Poct emergono «analisi provvisorie che devono essere confermate dal medico responsabile, dunque non possono sostituirsi ad un referto del laboratorio analisi». Il NurSind sollecita un’interrogazione in consiglio regionale «sull’utilizzo esclusivo dei Poct a Mirandola in sostituzione del laboratorio analisi». (g.f.)