Gazzetta di Modena

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Policlinico, medico lavorava in privato: scoperto e sospeso

Policlinico, medico lavorava in privato: scoperto e sospeso

Faceva attività libero-professionale nonostante l’esclusiva Ora è finito nell’inchiesta nazionale della Corte dei Conti

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Aveva un contratto esclusivo con l’ospedale ma, è stato accertato, aveva attiva ancora la sua partita Iva. C’è anche un medico modenese tra gli 83 i medici segnalati in tutta Italia dalla Finanza per violazioni alle norme che disciplinano l'attività intramoenia, con un danno erariale di 6 milioni di euro. Il medico in questione è un professionista che nel 2010 era inquadrato come medico universitario integrato. Al medico in questione nel maggio del 2010, a seguito della contestazione di un rapporto illegittimo con una struttura privata, è stata tolta l’integrazione assistenziale. Da allora il professionista non ha più avuto nessun tipo di rapporto professionale con il Policlinico. Secondo gli accertamenti delle Fiamme gialle, avrebbe percepito in tre anni dal 2008 al 2010 compresi l’indennità di esclusività e la retribuzione di risultato, denaro che spetta soltanto ai medici che hanno un rapporto esclusivo con l’azienda sanitaria pubblica. In realtà il medico esercitava la professione anche privatamente. Secondo la Finanza il professionista avrebbe percepito indebitamente 13mila e 200 euro in indennità. Quarantotto di loro dovranno anche rispondere di truffa aggravata e peculato per aver trattenuto illecitamente compensi spettanti alle aziende sanitarie di appartenenza. Il “Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie” ha svolto una preventiva attività di analisi per individuare personale della dirigenza medica, autorizzato all'attività libero professionale intramuraria, che avesse indebitamente percepito emolumenti a titolo di indennità di esclusività o retribuzioni di posizione e di risultato in violazione del vincolo di esclusiva stabilito nei confronti della pubblica amministrazione. L'attività ispettiva, svolta in 18 regioni e 65 province, ha permesso di segnalare alla Corte dei Conti i dirigenti medici che, percependo tale indennità, hanno assunto incarichi extraprofessionali non autorizzati in strutture sanitarie private e di denunciare quelli che, invece, hanno truffato le Asl non dichiarando le attività svolte nelle strutture pubbliche e trattenendo le quote dei compensi spettanti al servizio sanitario nazionale. Quattro le segnalazioni nel Modenese, una quella accertata. L’attività “intramoenia” si riferisce alle prestazioni al di fuori del normale orario di lavoro dai medici di un ospedale, i quali utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell'ospedale stesso a fronte del pagamento di una tariffa. Il medico è tenuto al rilascio di fattura e la spesa, come tutte le spese sanitarie, è detraibile dalle imposte.