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Tornado: Errani firma lo stato di crisi

Tornado: Errani firma lo stato di crisi

Primo passo per poter chiedere al governo il riconoscimento dell’emergenza e sperare nei risarcimenti per i danni

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Ieri il presidente della Regione, Vasco Errani, ha firmato il decreto che dichiara lo stato di crisi regionale per i territori di Nonantola, Castelfranco e San Cesario colpiti dalle trombe d'aria del 30 aprile scorso; è il primo passo per poi poter chiedere lo stato d’emergenza al Governo e sperare in fondi statali per il risarcimento dei danni. La firma del decreto per lo stato di crisi regionale «è un primo segnale concreto di vicinanza ad un territorio più volte duramente provato», ha spiegato ieri in assemblea legislativa regionale Paola Gazzolo, assessore regionale alla protezione civile, intervenendo in risposta all'interrogazione presentata dal consigliere regionale Andrea Leoni (Pdl). La Gazzolo ha anche ricordato come quella di una settimana fa sia stata la quarta calamità nel giro di due anni, dopo il terremoto del 2012, il maltempo e le trombe d'aria dell'anno scorso e l'alluvione di gennaio, così come ha fatto nuovamente il punto del lavoro fin qui svolto nella gestione dell'emergenza: 50, in un raggio di 30 chilometri, gli interventi dei vigili del fuoco per la messa in sicurezza degli edifici e la realizzazione di opere provvisionali, così come sono stati 80 i volontari della protezione civile modenese impegnati. «Al momento - ha continuato l'assessore regionale - da una prima e sommaria valutazione dei Comuni risultano 70 aziende e 30 abitazioni con danni significativi, cui si sommano ulteriori 50 abitazioni con danni minori, oltre a quelli su autovetture, veicoli e infrastrutture». In questi giorni molte aziende danneggiate hanno riparato i danni per conto proprio, idem per le case, e quanti credevano di sentir parlare di eventuali rimborsi e sostegni come no tax area e fiscalità di vantaggio dovranno pazientare ancora. Ma, ha spiegato la Gazzolo, «per i danni a strutture e infrastrutture pubbliche, privati e attività produttive, la protezione civile, insieme alle amministrazioni locali, ha già avviato la raccolta delle informazioni per una prima valutazione dei danni e degli interventi di somma urgenza necessari. Su questa base verrà richiesta al Governo la deliberazione dello stato di emergenza, fondamentale per la successiva ricognizione analitica dei danni e l'eventuale attribuzione di fondi statali. Ormai è una procedura conosciuta in questa Regione». Diverso il caso dell'agricoltura per cui, come riportato ieri dall'assessore regionale all'agricoltura, è in arrivo un bando straordinario per chi è stato danneggiato dalle trombe d'aria. «Non vorrei - ha replicato il consigliere Leoni - che questa fosse trattata come una calamità di serie B. Dopo sisma, alluvione e tromba d'aria dell'anno scorso alcune aziende non hanno visto i rimborsi. Mi chiedo se tra un anno saremo ancora qui a parlare del tornado 2014 senza rimborsi».

Andrea Minghelli