Gazzetta di Modena

Modena

«Condannato, cerco un convento»

«Condannato, cerco un convento»

Quattro anni e 9 mesi a Militello, ladro da 40 anni che aspira alla pace spirituale

2 MINUTI DI LETTURA





Quattro anni e nove mesi di carcere (la Procura ne aveva chiesti 8). È la sentenza di ieri per Giuseppe Militello, 57enne veterano dei furti tra Genova, Modena e numerosi altri luoghi d’Italia. Questa volta lo avevano incastrato per due pistole rubate e dimenticate in una stanza dell’Hotel Europa di corso Vittorio Emanuele. Ma Militello non demorde e annuncia di andare in appello ma soprattutto di voler dare una svolta radicale alla sua disgraziata esistenza che ha compreso vent’anni di carcere per centinaia e centinaia di furti più il sequestro Longagnani del 1991: «Sono stanco di questa vita e provo vergogna. Lo dico ancora: voglio andare a vivere in un centro spirituale. Un convento, una parrocchia; farei il sacrestano. Ho bisogno di pace spirituale. Oggi sono tormentato». Adesso sarà difficile perché la comunità che lo ospitava, legata a don Benzi, gli ha spiegato che o restava con loro sempre rinunciando alle visite ai due figli oppure doveva scegliersi un altro luogo. «Ho una figlia a Bologna che oggi mi ospita e le voglio bene. Ho rinunciato a quel centro religioso nel quale ero da dieci mesi e mi dispiace, ma non potevo rinunciare a lei. Ora sto cercando un convento o una parrocchia che mi ospiti. Ho dei contatti con un sacerdote bergamasco. Ma verrei volentieri anche qui a Modena. Spero che qualche sacerdote o frate legga queste mie parole e faccia qualcosa per aiutarmi. Ne parlerò anche con il magistrato di sorveglianza con il quale ho già un appuntamento. Vorrei lavorare, perché ho ancora le forze per farlo. Con i furti ho chiuso».

Carlo Gregori