Gazzetta di Modena

Modena

l’amarezza e la rabbia ai laghetti

In quella strada truffatori all’opera

In quella strada truffatori all’opera

Giorni fa un anziano minacciato: paga il danno o alziamo le mani

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«Ero presente quando hanno soccorso al circolo quel pensionato. È una persona tranquilla che viene spesso qui, lo conoscono tutti - spiega uno degli avventori che l’altro giorno si trovava ai Vivinatura proprio durante il fattaccio - Ci siamo tutti spaventati. Quel poveretto era una maschera di sangue: con tutte le botte che deve aver preso non capiva neanche dove fosse, non si ricordava niente. Era spaesato e dolorante. Una pena». «Ma in tutti noi c’è anche rabbia - aggiunge - perché soltanto dei delinquenti possono comportarsi in questo modo. Purtroppo questa è una zona che le forze dell’ordine conoscono bene. Oltre agli incontri tra omosessuali e il loro via vai di auto, c’è una zona ben precisa dove si ritrovano zingari e slavi, Si vede subito che c’è del malaffare, dello spaccio». Alla luce di quanto è accaduto affiora un altro sospetto, molto forte. Ad agire in modo così brutale potrebbero essere stati dei truffatori che avevano messo il pratica la classica truffa dello specchietto rotto, del danno subìto e da saldare nell’immediato. L’auto di un anziano una decina di giorni fa era stata urtata lungo la stessa strada. Erano scesi degli energumeni che hanno imposto alla loro vittima un pagamento di alcune centinaia d’euro. Se non avesse dato i soldi lo avrebbero massacrato di botte. E lui ha pagato.(s.to)