Gazzetta di Modena

Modena

La mostra/ Parole e immagini per un ritratto di piazza Grande - VIDEO - FOTO

di Stefano Luppi
La mostra/ Parole e immagini per un ritratto di piazza Grande - VIDEO - FOTO

Dal Medioevo fino ad oggi la storia del sito Unesco Nel percorso codici, foto, stampe, quadri, costumi

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MODENA. Per chi si recherà da oggi - inaugurazione alle 18 in galleria Europa e alle 19 a Palazzo dei Musei - al 28 settembre alla mostra “I giorni di piazza Grande. Parole e immagini dal Medioevo a oggi” le sorprese non mancheranno. L'appuntamento, nato all'interno del progetto partecipato iniziato dal Comune nell'autunno scorso, è una miniera di informazioni storiche sui diversi aspetti che riguardano il centro del sito mondiale Unesco. E i curatori della rassegna, Cristina Stefani e Stefano Bulgarelli del Museo civico in primis, hanno “scavato” in profondità per spiegare in modo lineare e non complicato gli aspetti legati alla politica, alla religione, alla guerra, al commercio, alla socialità. Lo fanno attraverso documenti storici, stampe, libri, quadri, costumi e oggetti provenienti da varie istituzioni cittadine e non mancano due opere d'arte di rilievo, prestate dalla galleria Mazzoli, come il dipinto “Quella è la sua casa” di Mario Schifano e soprattutto la strepitosa scultura “ErmaEstEtica TassoDelfiniRatto” di Luigi Ontani. «Questa opera è fondamentale nella nostra mostra - spiega la funzionaria dei musei Cristina Stefani - perché venne realizzata per Modena e unisce le figure degli scrittori Alessandro Tassoni e Antonio Delfini. Ma abbiamo riunito nelle diverse sezioni materiali documentari artistici di notevole interesse». Una delle sorprese storiche è la stampa che rappresenta il lato del Duomo sulla piazza: qui è riprodotto, tra la porta Regia e quella dei Principi, l'altare che Pietro Termanini aveva realizzato secoli fa, poi abbattuto a fine '800. Un'altra “chicca” è rappresentata da una foto del 1860 che riproduce una bottega che all'epoca era addossata alle pietre millenarie della cattedrale: non si creda sia una novità perché ad esempio fino alla fine del XIX secolo anche il Pantheon di Roma era occupato da attività del commercio. «Altre belle sorprese che abbiamo riunito - continua la Stefani - riguarda gli apparati effimeri, ne abbiamo in mostra alcuni riprodotti in stampe e risalenti ai tempi del duca Rinaldo d'Este a fine '600. Era costruzioni stupende, piene di fantasia che ovviamente non vennero conservate perché usate in occasioni di feste e matrimoni svolti sulla piazza, molto utile per comprendere cosa accadeva qui è anche un nostro dipinto emiliano sempre del '600. Riunisce tutte le attività che qui si svolgevano: sono presenti le attività commerciali, ma anche il punto dove si eseguivano le sentenze capitali ed è illustrato il palazzo delle Vettovaglie e la nota tipografia Sogliani. Questo venne distrutto per realizzare il tribunale posto in fronte al duomo». Ma il percorso della rassegna, che si era aperto con libri miniati e altri oggetti antichi, prosegue con i richiami al secondo '900 della piazza. «Abbiamo anche la sezione degli accadimenti storici - prosegue nella visita Stefano Bulgarelli - che parte con il suicidio di Formiggini nel 1938 e l'audio dell'entrata in guerra dell'Italia. C'è il progetto originario di Gio' Ponti in piazza Grande, oltre a una sezione dedicata al mercato che è stato qui fino agli anni '30. D'epoca recente sono poi i manifesti di Tirelli e i fumetti di Bonvi». L'iniziativa vede anche la mostra fotografica “Le voci di piazza Grande”: esposte foto realizzate ai modenesi dai fotografi di Fondazione Fotografia oltre ad altre immagini del Fotomuseo Panini e alcuni video tra cui quello di Alberta Pellacani dedicato al monaco Lobsang Sanghye. Ieri alla presentazione erano presenti le responsabili Francesca Piccinini, Mariapia Cavani e Chiara Dall'Olio: «Oggi è la giornata del progetto Europa per cui è utile inaugurare in questa occasione per fare comprendere a tutti l'essenza della nostra piazza».