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«Ci sarà scontro»: Fai annulla convegno

«Ci sarà scontro»: Fai annulla convegno

Si doveva parlare di giardini storici, ma gli ambientalisti avevano annunciato una contestazione per i chioschi nel parco

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Convegno informativo sui giardini storici, a pochi metri dal parco della Rimembranza con i quattro chioschi sotto sequestro, oppure una “imboscata” da parte degli ambientalisti? Si sono creati subito due partiti quando il Fondo per l'ambiente italiano (Fai) ha indetto, per questa mattina nell’abbazia di San Pietro, l'incontro “La fragilità del giardino storico tra valorizzazione e adeguamento a nuove esigenze d'uso”.

Alcuni esperti erano stati chiamati dal Fai per illustrare la delicatezza di luoghi tutelati come appunto il parco della Rimembranza e altri luoghi storici della città. Ma soprattutto, ad aprire il convegno era stato chiamato il direttore regionale Carla di Francesco, accusato insieme al Comune e alla soprintendente Paola Grifoni di avere permesso lo scempio della costruzione di strutture in cemento nel parco.

Davanti a questo programma gli ambientalisti hanno tempestato nei giorni scorsi gli organizzatori con messaggi dal tono molto “deciso”. Tono che il Fai ha inteso al pari di “minacce” e ha deciso perciò di annullare l'incontro rimandandolo a momenti più tranquilli. Gli ambientalisti in una mail hanno parlato di “scontro pensante con la Di Francesco e con il Fai che si presta a una provocazione” e a nulla è valso il tentativo di spiegare che magari fare spiegare le proprio ragioni a chi ha dato 18 via libera al progetto poteva essere utile. «Non ho accettato - spiega la responsabile Fai Modena Maria Teresa Panini - di mettere il Fai al centro di interventi che erano annunciati come minacciosi e ho preferito spostare più avanti l'incontro. Peccato poteva essere utile, del resto siamo favorevoli alla tutela del parco della Rimembranza visto che abbiamo fatto un incontro lo scorso anno e anche la consueta Fai Marathon è passata di lì. Non mi aspettavo questa violenza verbale». La pensa in modo contrario il membro di Italia Nostra Gaetano Galli: «Mi dispiace che il convegno non si sia fatto, ma mi dicono che Carla di Francesco non sarebbe venuta lo stesso. Noi avevamo chiesto di poter dire la nostra a nome della stragrande maggioranza dei cittadini che oltre ad avere presentato 5 esposti, si battono contro questa cementificazione. Non ci hanno voluto e non è democrazia».

Intanto anche ieri in Comune si è cercato di districarsi da una vicenda che, con i contorni sociali, commerciali, politici e giudiziari è sempre più intricata. In municipio c'è stato un incontro, cui hanno partecipato assessori, dirigenti, tecnici e avvocati, dove però non sono emerse ulteriori proposte su un luogo alternativo, come nei giorni scorsi auspicava l'assessore al centro storico e attività commerciali Stefano Prampolini, dove posizionare temporaneamente i chioschi sequestrati che rischiano seriamente di perdere la stagione estiva ormai alle porte. «Non abbiamo preso alcune decisione - spiegano in Comune - lavoriamo per risolvere questa situazione che è complicata e delicatissima. Non possiamo neppure dire di essere ottimisti al momento perché non è certo facile».

Intanto c'è chi contesta uno dei gestori, Andrea Galli: «Il capolista di Forza Italia Andrea Galli - afferma Enrico Benini - si lagna per il degrado del parco causa il sequestro dei chioschi. Strano che se ne accorga solo oggi dopo che gli hanno sequestrato due chioschi, quando era in consiglio comunale mai si è lagnato di quella situazione. Muzzarelli e Galli sono uguali, come si sono accorti i ragazzi che hanno contestato il primo».

Stefano Luppi