Il Sigonio ai “sindaci”: «Basta promesse»
Gli studenti incontrano i candidati per capire il futuro dell’istituto tra propositi più o meno concreti
«Siamo stanchi delle promesse». Gli studenti del liceo Sigonio hanno incontrato ieri i candidati sindaco di Modena. Alla polisportiva Villa D’Oro c’erano tutti i partiti in corsa tranne la Lega Nord. I ragazzi hanno ascoltato rassicurazioni e progetti per poi far sentire la loro voce. «Viviamo tutti i giorni a capo chino - ha spiegato una studentessa ai politici - in una scuola che non consideriamo sicura: siamo stanchi. Sono una diciottenne, dovrò votare per voi. Non illudeteci ancora, prendete la distanza dai vecchi politici. Siate integri». «Viviamo da due anni in una situazione indecente - ha aggiunto un’altra - speriamo che i lavori siano fatti bene». «Senza risorse come si fanno i lavori?», ha chiesto uno studente. «Non c’era un ordine di demolizione prima del terremoto?», ha domandato un altro. I giovani hanno chiesto l’incontro e non vogliono semplici rassicurazioni. “Dieci minuti di parole non sostituiscono un anno di assenza”, si leggeva in uno striscione del Collettivo interno Sigonio. I politici hanno dato le loro soluzioni. «Interverremo subito con due milioni di euro per la struttura - ha detto Gian Carlo Muzzarelli, candidato del Pd e di quattro liste - è un patrimonio pubblico in cui faremo il Centro del volontariato. Entro cento giorni partirà il bando progettuale per l’appalto concorsuale. Massimo entro la primavera del 2018 avrete una scuola nuova». «Non esiste che ci siano scuole più uguali di altre - ha rimarcato Giuseppe Pellacani (Fi, Udc, Fdi) - per il Sigonio si trovino risposte. Se i fondi non arrivano, vanno tirate le orecchie a chi non mantiene le promesse». «La sicurezza è fondamentale - ha detto Marco Bortolotti (M5S) - e la scuola sarà una priorità. Il nuovo progetto sulla carta è fantastico. Da valutare la vecchia sede. Il Policlinico da 13 anni è pieno di cantieri: perché non si trovano i fondi per ristrutturare la scuola?». «I lavori per il tetto partiranno presto - ha confermato Adriana Querzè (Per me Modena), già assessore all’Istruzione - la scuola è sismicamente sicura, non come in via Saragozza. La giunta avrebbe dovuto e potuto trovare le risorse per la nuova sede. Abbiamo chiesto a Renzi la priorità assoluta. San Paolo sede provvisoria? Non ci sono le dimensioni». «La precedente amministrazione non ha fatto cassa - ha ribadito Carla Mazzola, in rappresentanza di Carlo Giovanardi (Ncd) - vendendo le azioni Hera. Gli interventi vanno fatti quanto prima». «Il progetto del nuovo Sigonio è bellissimo - ha detto Antonio Montanini (Cambiamodena) - ma i soldi non ci sono perché si sprecano». «È una priorità assoluta - ha aggiunto Sandra Poppi, delegata da Vittorio Ballestrazzi (Modenasaluteambiente..it) - occorrono scelte diverse». «Non è possibile che con 330 milioni di euro di bilancio - ha concluso Flavio Novara (L’Altra Modena) - non si trovino le risorse per sistemare una struttura che cade a pezzi».
Gabriele Farina