Rubbiani si presenta e punta il dito contro Cammarata
CAMPOGALLIANO. Marco Rubbiani, il candidato sindaco della lista civica “Centro-Destra Progetto Campogalliano” ha presentato all’oratorio San Rocco di piazza Castello, i candidati e il programma in...
CAMPOGALLIANO. Marco Rubbiani, il candidato sindaco della lista civica “Centro-Destra Progetto Campogalliano” ha presentato all’oratorio San Rocco di piazza Castello, i candidati e il programma in vista delle elezioni del 25 maggio. Rubbiani ha sottolineato che “i candidati sono stati scelti per la loro competenza e per la disponibilità a farsi carico dei problemi dei cittadini”.
Rubbiani torna anche sul mancato accordo nel centrodestra, con lui e Cammarata che correranno con due liste distinte. «Non è stato possibile raggiungere l’accordo per una diversa veduta sulla composizione della lista, ed abbiamo deciso di correre da soli. La suddivisione proposta da Cammarata (sei candidati consiglieri a testa, ndr) non ci soddisfaceva anche alla luce di come si è comportato nella precedente legislatura», questa la puntualizzazione di Rubbiani.
Lo slogan in vista delle prossime elezioni è: “gestire meglio e spendere meno”. E veniamo al programma che si articola in ben 12 punti. Per quanto riguarda il territorio e ambiente, Rubbiani punta ad una rivisitazione del Psc prestando maggiore attenzione all’uso del suolo, privilegiando le attività produttive econostenibili e rivisitazione della viabilità individuando un nuovo collegamento con Modena. «In ultima analisi si potrebbe fare anche un pensiero al ponte della Barchetta», ha precisato.
Per quanto riguarda la politica abitativa “bisogna effettuare un censimento sull’edilizia popolare dando la casa a chi ne ha veramente bisogno”. Sono molti anche gli stranierei che abitano a Campogalliano. «Noi attiveremo un tavolo di confronto con le diverse etnie che vivono sul territorio - ha detto il candidato sindaco - per cercare di favorire l’integrazione. Daremo ampio ascolto alle diverse culture».
Altro argomento affrontato quello dell’Unione Terre d'Argine. «Analizzeremo i vantaggi e gli svantaggi dell’Unione, in relazione alle risorse impegnate e sottoporremo al giudizio dei cittadini attraverso un referendum la scelta della permanenza o meno nelle Terre d’Argine», ha spiegato alla platea. Sul fronte sicurezza, in caso di vittoria “verrà istituito un vigile di quartiere e di frazione, che conosca le persone e le criticità della zona, identifichi le persone sospette, stazioni nei parchi. È a tutti noto che la criticità maggiore è nella zona dogana».
Nicola Calicchio